venerdì, 27 Settembre, 2024
Esteri

Ucraina: gli Usa forniranno munizioni a lungo raggio. Mosca si riserva il diritto di usare la bomba atomica

Distrutti 250 droni in impianti a Zhaporizhya

Il presidente Usa ha annunciato un “aumento” dell’assistenza all’Ucraina, comprese nuove munizioni a lungo raggio e 8 miliardi di dollari. Mosca annuncia modifiche alla dottrina nucleare; “un segnale chiaro inviato ai Paesi ostili”. Salta l’incontro di Zelensky con Donald Trump.

Nella notte 78 droni e 6 missili russi sull’Ucraina

Le forze russe hanno lanciato la notte fra mercoledì e giovedì un totale di sei missili e 78 droni kamikaze sull’Ucraina: lo ha reso noto su Telegram l’Aeronautica militare di Kiev aggiungendo che le difese aeree del Paese hanno abbattuto quattro missili e 66 velivoli senza pilota. L’Aeronautica non ha precisato quanti droni sono stati distrutti su Kiev, nè quanti erano diretti verso la capitale.

Allarme aereo su tutto il territorio dell’Ucraina

“Pericolo missilistico su tutto il territorio dell’Ucraina. Decollo del MiG-31K”; così l’Aeronautica militare di Kiev facendo scattare l’allarme antiaereo ieri mattina in tutto in Paese, ha riferito che almeno quattro missili ipersonici Kinzhal lanciati da un caccia MiG-31K russo sono stati lanciati verso il territorio ucraino. L’Aeronautica ha precisato che uno dei missili è stato intercettato dirigersi verso la parte occidentale dell’Ucraina, un altro verso Zhytomyr (nordovest), uno verso la regione di Chmelnycky (ovest) e il quarto verso la città di Starokostiantyniv, sempre nella regione di Chmelnycky.

Attacchi missilistici su Kiev

Nella notte le forze russe hanno attaccato l’Ucraina con “Shakhed”, missili e razzi antiaerei: sotto attacco la capitale Kiev, il distretto di Odessa, Zaporizhzhia e Ivano-Frankivsk. A Kiev l’allarme è scattato alle 2 di notte locali, ma i droni, secondo le forze armate ucraine, sono stati abbattuti dalla contraerea. L’attacco russo sulla capitale ucraina è ripreso intorno alle 6 del mattino, sempre respinto dalla difesa ucraina. Inoltre nella notte i media hanno riferito di esplosioni anche nella regione di Khmelnytskyi. In particolare, è stato riferito del movimento degli “Shakhed” nel distretto di Starokostyantynov.

Abbattuti 10 droni russi su Kiev

Inoltre almeno dieci droni lanciati su Kiev sono stati abbattuti dalle difese aeree ucraine. Lo ha reso noto su Telegram il capo l’Amministrazione militare della capitale ucraina (Kmva), Serhiy Popko: “Circa una decina di droni d’attacco russi sono stati neutralizzati dalle forze e dai mezzi di difesa aerea”, ha scritto il capo della Kmva. Ukrainska Pravada riporta che i detriti di un drone abbattuto sono caduti sul terreno di un asilo, mentre il servizio statale di emergenza ha riferito che in seguito all’attacco è scoppiato un incendio (già domato) in un condominio di cinque piani nel distretto di Pechersk. Inoltre, altri quattro edifici residenziali e una ventina di auto hanno subito danni.

Bombe russe su Zaporizhzhia, 10 feriti

Dieci persone, tra cui quattro donne e un ragazzo di 14 anni, sono rimaste ferite la notte scorsa in seguito ad un attacco russo con bombe plananti contro la città di Zaporizhzhia, nel sud-est dell’Ucraina. Come ha reso noto su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Ivan Fedorov, gli attacchi hanno danneggiato un condominio, alcune case private alcuni veicoli. Distrutti 250 droni in impianti a Zhaporizhya il Ministero della Difesa russo ha riferito che le forze armate russe hanno distrutto 250 droni ucraini in un attacco alle officine Motor Sich a Zaporizhya dove vengono assemblati e stoccati. “A seguito di un attacco aereo con UMPC-500 contro le officine di assemblaggio e stoccaggio degli UAV presso l’impresa di costruzione di motori dell’industria aeronautica PJSC Motor Sich, situata nel villaggio di Zaporizhya, sono stati distrutti fino a 250 UAV di vario tipo”.

Colpiti impianti energetici e aeroporto militare

Il ministero della Difesa di Mosca rivendica che le truppe russe hanno inoltre colpito un aeroporto militare e strutture energetiche coinvolte nelle operazioni militari. Nel comunicato si aggiunge che “l’aviazione, i veicoli aerei senza pilota, le forze missilistiche e l’artiglieria dei gruppi di truppe delle Forze Armate della Federazione Russa hanno colpito gli impianti energetici che supportavano il funzionamento delle imprese del complesso militare-industriale dell’Ucraina e un aeroporto militare”.

Mosca conquista Ukrainsk, nel Donetsk

Il ministero della Difesa di Mosca ha inoltre annunciato che le forze russe hanno preso il controllo di Ukrainsk, una città nella Repubblica popolare di Donetsk, nell’Ucraina orientale, dove le sue truppe hanno avanzato negli ultimi mesi contro le forze di Kiev. “Le azioni risolute delle unità del gruppo centrale di forze hanno permesso loro di prendere il controllo di Ucraina nella Repubblica popolare di Donetsk”. Così si legge nel comunicato, che sottolinea che Ukrainsk contava circa 10 mila abitanti prima dell’inizio dell’offensiva di Mosca nel febbraio 2022.

Zelensky alla Casa Bianca, in forse l’incontro con Trump

Intanto ieri Volodymyr Zelensky è stato ricevuto alla Casa Bianca da Joe Biden e Kamala Harris ai quali ha presentato ufficialmente il suo “Piano per la vittoria”, volto a porre fine all’invasione russa iniziata il 24 febbraio 2022. Il sostegno a Kiev è in gran parte sospeso all’esito delle elezioni presidenziali americane del 5 novembre. Se Biden ha in serbo una “serie di misure volte ad accelerare il sostegno alle forze armate ucraine”, il suo predecessore nonché candidato alle presidenziali, Donald Trump, ha rivolto nei giorni scorsi una critica particolarmente dura al presidente ucraino. “Continuiamo a dare miliardi di dollari a un uomo che rifiuta di concludere un accordo, Zelensky”, ha denunciato ieri il candidato repubblicano durante una manifestazione elettorale.

Speaker della Camera: “Via l’ambasciatrice di Kiev negli Usa”

Come se non bastasse la frecciata di Trump, a poche ore dall’incontro alla Casa Bianca tra Joe Biden  e Volodymyr Zelensky, lo speaker repubblicano della Camera, Mike Johnson, ha chiesto al presidente ucraino di richiamare Oksana Markarova, sotto accusa per aver organizzato la visita di Zelensky nella fabbrica di Scraton, in Pennsylvania, che produce le munizioni per Kiev. Una visita che è stata letta dalle frange più vicine a Trump come una presa di posizione politica da parte di Zelensky, tanto che potrebbe aver causato l’annullamento dell’incontro con Donald Trump.

In una lettera pubblica indirizzata a Zelensky, Johnson ha infattisottolineato che la visita è avvenuta in uno degli stati chiave per la campagna elettorale per la Casa Bianca, governata dal democratico Josh Shapiro, mentre nessun esponente repubblicano è stato invitato. “Il tour – ha accusato lo speaker della Camera – è chiaramente un evento di parte della campagna destinato ad aiutare i democratici ed è chiaramente un’interferenza elettorale”.

Gli Usa daranno a Kiev munizioni a lungo raggio e 8 mld

Il presidente Usa Joe Biden ha annunciato nel frattempo un “aumento” dell’assistenza all’Ucraina, compresi quasi 8 miliardi di dollari in aiuti militari e nuove munizioni a lungo raggio, in vista di un incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Nel comunicato del presidente USA, tuttavia,non si fa menzione di un via libera di Kiev al lancio di missili a lungo raggio di fabbricazione statunitense verso la Russia.

Zelensky: “I nuovi fondi Usa ci aiuteranno a raggiungere la vittoria”

“Utilizzeremo questa assistenza nel modo più efficace e trasparente possibile per raggiungere il nostro principale obiettivo comune: un’Ucraina vittoriosa, una pace giusta e duratura e la sicurezza transatlantica”, ha commentato Volodymyr Zelensky riferendosi al nuovo pacchetto di 8 miliardi di dollari in aiuti militari annunciati dagli Stati Uniti.

Usa e Ue vicine ad un accordo sugli aiuti per 50 miliardi a Kiev

Secondo indiscrezioni riportate dall’agenzia Bloomberg, intanto, gli Stati Uniti e l’Unione Europea sono vicine un accordo sui 50 miliardi di dollari di aiuti all’Ucraina usando gli asset russi. Gli Usa hanno comunicato all’Ue che contribuiranno con 20 miliardi al pacchetto di aiuti concordato al G7 solo e soltanto se l’Ue modificherà il suo regime di sanzioni alla Russia come previsto per renderlo più prevedibile.

Biden convoca summit in Germania

Durante la conferenza stampa dell’incontro, il presidente statunitense Joe Biden ha anche annunciato che “Convocherò una riunione a livello di leader del Gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina in Germania il prossimo mese per coordinare gli sforzi degli oltre 50 Paesi che la sostengono nella sua difesa contro l’aggressione russa”.

Pistorius: per Putin l’Ucraina è soltanto l’inizio

“Noi vediamo come la Russia stia aumentando velocemente la produzione delle armi e come stia drasticamente ampliando le forze armate. Tutto questo non lascia alcun dubbio: per la Russia, la Russia di Putin, l’Ucraina è soltanto l’inizio”. È quello che ha detto oggi a Vilnius il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius, nel corso della sua visita in Lituania. “Le forze armate tedesche sono pronte a diventare una colonna centrale della deterrenza convenzionale e della Difesa in Europa”, ha aggiunto.

Mosca è pronta a rivedere la sua dottrina nucleare

Nel corso di una riunione del Consiglio di Sicurezza nazionale, Vladimir Putin ha presentato le possibili novità in vista di un cambio di rotta sulla dottrina di deterrenza nucleare della Russia. Misure, ovviamente, atte a dare più libertà e arbitrio all’uso dell’arma atomica. Tra queste: Mosca considererà come “un attacco congiunto” contro il Paese anche “l’aggressione da parte di uno Stato non nucleare ma con la partecipazione o il sostegno di uno Stato nucleare”. Inoltre la Russia prenderà in considerazione l’impiego di armi nucleari a scopo di difesa nel caso abbia “informazioni attendibili su un lancio massiccio di armi aeree e spaziali che oltrepassino il confine di Stato” russo, e si riserva il diritto di usare bombe atomiche non solo per rispondere ad una aggressione contro se stessa, ma anche contro l’alleata Bielorussia.

Cremlino, cambio dottrina nucleare è segnale a Paesi ostili

Le modifiche annunciate della dottrina nucleare russa , assicura il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, sono solo un segnale chiaro inviato ai paesi ostili: Questo è un segnale che avverte questi Paesi delle conseguenze se partecipano ad un attacco al nostro Paese con vari mezzi, e non necessariamente nucleari”, ha affermato Peskov.

Ue, Putin irresponsabile gioca con arsenale nucleare

La reazione europea ufficiale è stata ferma. Il portavoce dell’Ue per la Politica estera, Peter Stano, nel briefing quotidiano con la stampa ha dichiarato che “Non è la prima volta che Putin gioca a fare scommesse con il suo arsenale nucleare, è la prosecuzione di un comportamento irresponsabile e inaccettabile da parte sua che mostra a tutto il mondo, soprattutto durante l’assemblea generale dell’Onu, il suo vero volto. Ovviamente respingiamo fortemente queste minacce e la posizione dell’Ue non cambia”.

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