giovedì, 19 Settembre, 2024
Attualità

Il Papa: “Cʼè troppa energia sporca che proviene anche dalle guerre”

Francesco riceve i dipendenti di Terna

Il Papa ha ricevuto nella giornata di oggi, allʼinterno della Sala Clementina del Palazzo Apostolico, circa 200 dirigenti e dipendenti di Terna, la partecipata che gestisce la rete elettrica italiana. Durante l’udienza, Francesco ha espresso il suo auspicio per un futuro del mondo dell’energia che non solo utilizzi fonti pulite, ma che sia anche libero da ingiustizie, guerre e disuguaglianze, essendo spesso le vicende legate alle fonti energetiche al centro di conflitti e contrasti geopolitici. Il Pontefice ha sottolineato come “l’energia buona non è soltanto una questione tecnologica”, ma richieda che la produzione e il consumo di energia diventino sempre più equi e inclusivi. Ha criticato la ‘sporcizia’ derivante non solo dalle fonti fossili, ma anche dalle disuguaglianze sociali, dai conflitti e dalle condizioni di lavoro ingiuste. “L’energia sporca il pianeta, non solo per le troppe fonti fossili e non rinnovabili, ma anche perché è sporcata dall’ingiustizia, da guerre”, ha affermato il Santo Padre, evidenziando inoltre l’importanza di evitare che i ritmi del lavoro siano insostenibili, visto che finiscono per inquinare oltre che le relazioni aziendali, la vita delle persone.

Il Vescovo di Roma ha poi ricordato il ruolo cruciale che i lavoratori del settore energetico svolgono nella vita quotidiana, spesso senza ricevere il dovuto riconoscimento dall’opinione pubblica. “Quando accendiamo la luce di casa, non pensiamo che quel gesto funziona grazie al lavoro di tante persone, alla loro intelligenza e competenza, e anche ai loro sacrifici”, ha detto. Ha quindi lanciato un appello a non dimenticare i caduti sul lavoro nelle infrastrutture energetiche, e ha esortato a fare tutto il possibile affinché non si verifichino più incidenti mortali sul lavoro.

Sfida a più dimensioni

Parlando della sfida dell’inclusione energetica, diventato un tema centrale dopo l’invasione dell’Ucraina nel 2022, Francesco ha osservato che essa rappresenta “una sfida a più dimensioni”, sottolineando che “non si può essere cittadini sovrani se si resta sudditi energetici”. Ha quindi incoraggiato la diffusione delle comunità energetiche, definite come nuove espressioni di cittadinanza integrale e di democrazia, che stanno lentamente emergendo anche in Italia seppur con qualche difficoltà dovuta a continui cambi ed evoluzioni nelle normative, oltre che per un aumento dei costi dei materiali e prodotti necessari Il Papa ha poi discusso il tema della responsabilità sociale dell’impresa, congratulandosi con Terna per la presenza di un comitato etico all’interno dell’azienda. Ha suggerito che tutte le grandi imprese e banche dovrebbero avere un comitato etico, ancor meglio se composto da membri esterni ed indipendenti, inclusi rappresentanti dei lavoratori, vista l’influenza che le grandi realtà economiche e finanziarie esercitano anche fuori dall’azienda stessa.

Francesco ha inoltre parlato di come la “rete elettrica” sia una metafora della cooperazione e della reciprocità umana. La corrente elettrica rappresenta poi un’infrastruttura essenziale per lo sviluppo delle comunità, soprattutto quelle più povere. “Quei tralicci e quei pali che trasportavano l’energia elettrica nelle campagne erano accolti con applausi, come si accoglie un grande dono”, ha detto, rievocando la gratitudine espressa dai nostri nonni quando, per la prima volta, videro le loro case illuminate. Il Papa ha osservato che anche oggi, in molti villaggi di Africa, Asia e America Latina, l’accesso all’energia elettrica è limitato, con giovani costretti a studiare sotto i pochi lampioni disponibili.

Infine, Papa Francesco ha sottolineato il valore sociale e civile del lavoro, ricordando che produrre e distribuire energia richiede intelligenza, anima e cuore: “Ci mettete il vostro amore. Dovremmo ricordarlo di più, e quindi ringraziare di più”.

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