giovedì, 21 Novembre, 2024
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A Roma nel 2026 il primo Forum Euromediterraneo dell’Acqua

Dal 18 al 25 maggio si è tenuto a Bali, in Indonesia, il 10° World Water Forum, il consiglio mondiale dell’acqua promosso ogni tre anni dal World Water Council, organizzazione internazionale con sede a Marsiglia. Durante la decima ricorrenza, oltre a stabilire l’Arabia Saudita come prossima sede del Forum nel 2027, il Consiglio ha decretato che Roma ospiterà nel 2026 il primo Forum Euromediterraneo dell’Acqua. Si preannuncia un’occasione speciale, in quanto per la prima volta l’iniziativa coinvolgerà tutti i paesi del Vecchio Continente e dei Balcani, andando dunque oltre il bacino mediterraneo. Gli obiettivi dichiarati del Forum sono del tutto identici a quelli prefissati dal World Water Council: “Promuovere consapevolezza, costruire impegno politico e dare impulso ad azioni relativamente ai problemi critici di qualsiasi livello inerenti all’acqua”. Ci sarà la possibilità di aprire un dialogo tra decisori politici, imprese, associazioni, tecnici e accademici attorno alle criticità che assediano il nostro bene più prezioso. Infatti, come ha dichiarato Francesco Vincenzi, Presidente dell’Anbi (Associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue): “L’esperienza di gestione idrica dei consorzi di bonifica e d’irrigazione sarà fra i protagonisti”.

Relazioni diplomatiche

Questo Forum potrebbe favorire ulteriori relazioni diplomatiche, soprattutto nell’ottica di un maggiore afflusso di investimenti esteri: “Ciò sarà occasione per valorizzare, su un ampio scenario, il sistema di gestione idrica nel nostro Paese; per quanto ci riguarda, possiamo affermare che già oggi è crescente il numero di stakeholders stranieri, che ricerca partnership con il sistema dei Consorzi di bonifica ed irrigazione, individuato come esempio di efficiente autogoverno del territorio”. Queste le ulteriori dichiarazioni di Vincenzi. Non solo hub energetico dunque: l’Italia punta a diventare anche un importante hub idrico.
Ma le relazioni diplomatiche non devono essere il solo focus. Come sottolineato dai costanti monitoraggi degli Osservatori distrettuali permanenti per gli utilizzi idrici, riportati periodicamente sul sito di Isprambiente (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), la severità idrica della nostra Penisola offre uno scenario poco rassicurante, con tutto il Centro-Sud tendente a una situazione di criticità medio-alta. Tale situazione è certamente dovuta alla crisi climatica globale, che in Italia sta portando non solo a un drastico aumento delle temperature, ma anche a una diminuzione significativa delle precipitazioni, che saranno sempre più intense e imprevedibili, come sottolineato da uno degli ultimi report del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC).
Insomma, ci sarà molto di cui parlare, tra politica e salvaguardia ambientale; e infatti il percorso verso il Forum Euromediterraneo di Roma 2026 partirà già dal prossimo autunno. Sono previsti incontri, workshop ed eventi nazionali e internazionali, con presentazioni dalla COP29 alle capitali europee e del Mediterraneo.

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