mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Esteri

Siccità in Colombia: Bogotà raziona l’acqua

Luis Soler considera l’acqua un tesoro, per il suo ristorante di Bogotà. La città è stata colpita da una storica siccità, costringendo per la prima volta in 40 anni alla limitazione dell’uso dell’acqua potabile. Venerdì i rubinetti del ristorante di Soler erano rimasti a secco. Avvisi tempestivi hanno permesso a Soler di prepararsi, accumulando acqua in bottiglia per cucinare e destinando l’acqua di rete alla pulizia delle stoviglie. Consapevole che il suo quartiere stava vivendo la stessa emergenza, si aspettava un aumento delle vendite piuttosto che un declino. “Penso che l’impatto sarà trascurabile. Anzi, ci aspettiamo un incremento delle vendite perché il quartiere non ha acqua e molti non potranno preparare pasti a casa”, ha dichiarato Soler.

Aumento delle temperature

La città di Bogotà ha introdotto il razionamento a causa del serio abbassamento dei livelli dei bacini idrici, causato dall’aumento delle temperature e dalla mancanza di piogge, conseguenze dell’El Niño. Il razionamento prevede sospensioni dell’acqua di 24 ore, tre volte al mese per ogni quartiere. La situazione sarà valutata ogni quindici giorni per decidere se modificare o mantenere le misure. Bogotà non sperimentava un razionamento idrico dal 1997, dovuto all’epoca a un problema tecnico, mentre l’ultimo causato dalla siccità risaliva al 1984. Le autorità hanno sollecitato i cittadini a conservare solo l’acqua indispensabile, a non lavare le auto e a ridurre i consumi idrici casalinghi. “Fate la doccia insieme”, ha consigliato il sindaco Carlos Fernando Galán. “È un modo efficace per imparare a risparmiare acqua”. Le lavanderie auto, dopo l’appello a limitarne l’uso, potrebbero risentirne. “Abbiamo meno clienti. Penso che credano che siamo chiusi, ma questo dimostra anche una maggiore consapevolezza rispetto al risparmio dell’acqua”, ha osservato John Guerrero, titolare di un autolavaggio. Bogotà consuma mediamente 18 metri cubi d’acqua al secondo e, con le nuove restrizioni, l’obiettivo è di abbassare il consumo di 2 metri cubi al secondo per poter riempire i serbatoi fino al 70% entro la fine dell’anno.

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