venerdì, 15 Novembre, 2024
Politica

Cdm, fondi per le emergenze nazionali, montagna e processo civile

La premier:"Tutelare diritto a non emigrare. E con Tunisia e Libia metodo Caivano"

Un Consiglio dei ministri con più argomenti, dalla informativa sulle politiche migratorie, tenuta dal Presidente Giorgia Meloni, agli obiettivi strategici per il settore agricolo, illustrati dal ministro Francesco Lollobrigida. Tra le decisioni prese, la delibera, su proposta del ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, dello stato di emergenza di 12 mesi nel territorio della regione Friuli – Venezia Giulia, il riordino delle dirigenze del Ministero della Salute con la nomina di nuovi dirigenti di Dipartimento, il via libera al disegno di legge per la promozione della montagna e l’attuazione delle norme sul volontariato per la Provincia autonoma di Bolzano oltre al cosiddetto “correttivo” alla riforma del processo civile per la riduzione dei tempi.

Meloni: rimuovere le cause

La Presidente Meloni, riguardo le politiche migratorie, ha ribadito che con le nazioni africane abbiamo in mente “un modello di cooperazione collaborativo, e rivendichiamo tra i tanti diritti da tutelare anche il diritto a non emigrare.”

Poi “dobbiamo tenere alta l’attenzione. Per questo ho bisogno di tutto il governo”, ha aggiunto, “immagino operativamente, e mediaticamente, un modello “Caivano” per il nord Africa, in particolare per Tunisia e Libia, ben consapevoli delle differenze tra Tripolitania e Cirenaica. Dobbiamo sforzarci di far sentire “la nostra vicinanza e il nostro reale spirito di solidarietà” intanto con “tavoli ministeriali che rafforzino la collaborazione. Andiamo tutti in Libia e Tunisia, sviluppiamo progetti, controlliamo l’esecuzione, coordinando le presenze, in modo che siano cadenzate e diano il senso della continuità”. Inoltre, ha aggiunto la premier, “dobbiamo insistere con le nazioni della regione del Mediterraneo allargato e dell’Africa Sub-Sahariana per un metodo di lavoro condiviso che faccia contrastare insieme gli sbarchi sulle nostre coste, cooperando per colpire la rete dei trafficanti e aiutando le economie più fragili per rimuovere le cause che spingono a migrare.” Infine la premier ha ribadito che “crede” in questo metodo “e ci sentiamo confortati da piccoli segnali di speranza. Pensiamo al consistente calo degli sbarchi negli ultimi 4 mesi: comparando le settimane di inizio anno rispetto all’analogo periodo del 2023 siamo al meno 41%. È tuttavia una rincorsa continua: contenere gli arrivi lungo una rotta porta all’attivazione o riattivazione di un’altra direttrice.”

Fondi per calamità naturali

E’ stato anche deliberato lo stanziamento di euro 9 milioni e 500 mila euro a valere sul Fondo per le emergenze nazionali, per gli interventi di soccorso e assistenza alla popolazione interessata dall’evento e il ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture. “Si prevede inoltre lo stanziamento di circa 9 milioni di euro”, fa presente una nota di Palazzo Chigi, “quale ulteriore risorsa per l’avvio degli interventi urgenti in conseguenza degli eventi meteo avvenuti dal 16 al 23 gennaio 2023 nel territorio della provincia di Salerno. Per quella ondata di maltempo nel maggio 2023 è stato proclamato lo stato di emergenza di 12 mesi. Le risorse si aggiungono al primo stanziamento di 1.120.000 euro. Viene infine prorogato lo stato di emergenza nella località di Castrocucco, nel comune di Maratea, in Basilicata, a seguito dell’evento franoso del 30 novembre 2022 e per il quale il governo ha già stanziato 1.030.000, sempre del Fondo di Protezione civile. La proroga si rende necessaria per consentire la prosecuzione e il completamento delle attività ancora in itinere del piano degli interventi”.

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