lunedì, 25 Novembre, 2024
Società

L’Ambasciatore Ndiaye: “Senegal amico e partner dell’Italia, lavoriamo per rafforzare le nostre relazioni”

‘Piano Mattei’, Il 28 e 29 gennaio a Roma il Vertice dei Capi di Stato Italia-Africa

“Il Senegal è un amico, ma anche un partner dell’Italia e partecipa a questa conferenza per confermare questo sentimento e lavorare per rinforzare le relazioni sia al livello bilaterale che all’interno delle organizzazioni internazionali”. Parole, queste di Ngor Ndiaye, Ambasciatore del Senegal nella Capitale annunciando la presenza del Paese africano al Vertice dei Capi di Stato Italia-Africa, che avrà luogo a Roma il 28 e 29 gennaio, a Palazzo Madama. Un’iniziativa, questa, che rappresenta un passo significativo per il governo di Giorgia Meloni, il quale ha dichiarato l’intenzione di aprire una nuova era di politica africana basata sulla parità e sulla cooperazione, in contrasto con il paternalismo e la predazione del passato. Il programma del Vertice sarà articolato attorno ad alcune sessioni focalizzate su temi chiave, dalla formazione professionale e promozione della cultura alla sicurezza energetica, dai flussi migratori alla sicurezza alimentare. Sessioni che forniranno l’occasione per presentare il ‘Piano Mattei’, ispirato alla visione di Enrico Mattei, fondatore della compagnia petrolifera Eni, che mirava a rompere con il modello di sfruttamento coloniale per creare un modello virtuoso di collaborazione e crescita.

L’impegno dell’Italia

L’Italia, che ha assunto la presidenza del G7 nel 2024, si impegna a sostenere le lotte dell’Africa nelle istituzioni finanziarie internazionali, promuovendo la democratizzazione nei servizi del debito e nei diritti speciali di prelievo. La cooperazione internazionale sarà cruciale nelle transizioni digitali ed energetiche, settori in cui l’Italia ha sviluppato competenze e tecnologie avanzate. Per quanto riguarda la pace e la sicurezza in Africa, l’Italia mira a mantenere la cooperazione attraverso la formazione e il supporto alle operazioni di mantenimento della pace. Condividendo le frontiere marittime con la Libia e la Tunisia, il Belpaese si impegna a contribuire alla lotta contro la pirateria marittima, la pesca illegale, la migrazione clandestina e il traffico di migranti. Il cambiamento climatico è una minaccia rilevante per la sicurezza nazionale italiana, e il Paese si propone di affrontare la sfida collaborando con l’Africa per sostenere la resilienza climatica. Inoltre, l’Italia difende l’idea che l’Africa debba essere ascoltata e inclusa nelle principali decisioni globali.

La forza del Senegal

Il Senegal, tra i tanti Paesi dell’Africa, sta emergendo come un esempio di successo economico e sviluppo sostenibile, evidenziato dal suo piano decennale ‘Plan Senegal Emergent’ e il continuo impegno per la crescita nonostante le sfide globali, compresa la recente pandemia da COVID-19. Nel corso dell’ultimo decennio, il Senegal ha compiuto progressi notevoli in diversi settori chiave, posizionandosi come un partner di qualità per collaborazioni internazionali. Uno dei successi più eclatanti è rappresentato dall’indice di crescita, che, dopo essere stato costantemente superiore al 6% prima della pandemia, ha raggiunto un notevole 9,2%, alimentato dal prossimo sfruttamento delle risorse di gas e petrolio.

Tra il 2012 e il 2024, il bilancio nazionale del Senegal ha registrato un aumento straordinario, passando da 2.344 miliardi di franchi CFA nel 2012 a 7.003 miliardi nel 2024. Questo successo finanziario è stato accompagnato da sviluppi significativi in altri settori chiave, dalla rete stradale che è cresciuta da 1500 km nel 2012 a 2900 km nel 2023 al lancio del suo primo satellite, concepito e realizzato da ingegneri nazionali. Senza dimenticare la costruzione di nuovi importanti ospedali in varie città, tra cui Touba, Kaffrine, Sedhiou, Kedougou e Agnam e l’edificazione di nuove centrali elettriche. E poi ancora investimenti significativi nel settore agricolo, il potenziamento del settore turistico. Questo progresso eccezionale riflette il dinamismo del Senegal e il suo impegno costante nella via dell’emergenza. La terza fase del ‘Plan Senegal mira a rinforzare la sovranità alimentare, sviluppare un settore industriale competitivo, innovare e creare posti di lavoro. Il finanziamento per questa fase è stimato a 27.182 miliardi di franchi CFA, con un significativo coinvolgimento del settore privato e partenariati pubblico-privato.

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