Le nuove misure annunciate dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e contenute nel DPCM, pur prevedendo un inasprimento delle misure volte a contenere il contagio da COVID-19, tutelano le attività produttive indispensabili. “Prime fra tutte quelle del settore agroalimentare”, sottolinea Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia.
E questo, come lo stesso premier afferma, accogliendo una delle principali istanze poste in questi giorni di emergenza da Filiera Italia “riguarda non solo le attività del settore agricolo, zootecnico, di trasformazione agroalimentare ma anche le filiere che ne forniscono beni e servizi”. “Un’affermazione che in un momento tanto serio non può che tranquillizzare – proseguono dalla Fondazione – il cibo non mancherà, il nostro settore continuerà a garantire capillarmente e con continuità l’approvvigionamento e la distribuzione dei prodotti agroalimentari”. Inutile e controproducente quindi, bene ribadirlo, l’assalto ai supermercati che rischia solo di ritardare i tempi di riassortimento.
“Gli scaffali non saranno vuoti – prosegue Scordamaglia – la centralità del settore agroalimentare con tutte le sue filiere connesse è garantito”. Un messaggio fondamentale che la Filiera Italia aveva già lanciato qualche giorno fa e che oggi trova una conferma ufficiale nelle parole di Conte. “Le nostre industrie e tutte le attività ad esse collegate sono pronte a fare la loro parte rispettando tutte le regole per garantire la salute dei lavoratori e per assicurare i servizi fondamentali al paese. Ora però concentriamoci sulle misure economiche indispensabili per dare ossigeno a lavoratori imprese e famiglie che stiamo approfondendo con il Governo e che sono attese dal Consiglio dei Ministri di domani”, conclude Scordamaglia. (Italpress)