giovedì, 19 Dicembre, 2024
Politica

Meloni-Scholz più cooperazione e protagonismo in Ue

Il Premier: Mosca ritiri le sue truppe dall'Ucraina. Israele e Palestina due Stati

La condanna dell’invasione russa dell’Ucraina, e il diritto “all’autodifesa” di Israele, la creazione di due Stati per due popoli. È ancora il clima, la transizione energetica e l’Africa. Per il presidente del Consiglio Giorgia Meloni l’incontro a Berlino con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, si carica di confronti geopolitici con il vertice del G20 con i leader mondiali in video conferenza e di temi con i nuovi accordi bilaterali siglati con la Germania.

Il vertice Meloni-Scholz

Al termine dei colloqui con il cancelliere tedesco il premier ha illustrato i punti chiave del nuovo Piano d’azione Italo-tedesco. “La firma eleva la cooperazione tra Italia e Germania a un nuovo livello”, ha esordito Giorgia Meloni, “è un’ottima notizia per i nostri popoli e per l’Ue nel suo complesso. Due nazioni protagoniste dell’Europa rafforzano il loro partenariato, in un momento cruciale per il nostro continente e che necessita di una capacità tipica della politica, prendere delle decisioni e assumersene la responsabilità”, ha sottolineato Giorgia Meloni. “In un anno ci sono stati tre incontri con il cancelliere tedesco Olaf Scholz ma oggi con il vertice intergovernativo la cooperazione fa un importante salto in avanti. Italia e Germania tornano a incontrarsi dopo sette anni e questo segna un cambio di passo nelle nostre relazioni già eccellenti”, ha sottolineato ancora il premier, “il Patto d’azione è una sfida importante e un impegno significativo per i nostri sistemi produttivi. Italia e Germania sono le prima realtà manifatturiere d’Europa”, ha ricordato il presidente del Consiglio italiano definendo Italia e Germania “due realtà interconnesse”.

L’impegno dell’Italia

Sul tema economico e Patto di stabili Ue, Giorgia Meloni è stata diretta nel rivendicare l’impegno e le ragioni dell’Italia.

“La posizione italiana richiede non una politica di bilancio allegra che non abbiamo fatto e non stiamo facendo perché siamo una nazione seria e un governo serio, ma abbiamo un problema di difesa degli investimenti, secondo noi”, ha sottolineato il premier, “importante che le nuove regole della governance premino gli sforzi per favorire le scelte strategiche nel quadro di una politica di bilancio seria”. Il presidente del Consiglio ha poi

osservato, che “si stanno facendo passi avanti giorno dopo giorno”. “È evidente che tutto è collegato: se si volesse avere un’idea sui numeri possibili di rientro del debito, non posso farlo se non so cosa accade agli investimenti”, ha proseguito il premier italiano, “per quello facciamo piccoli passi in avanti cercando una sintesi che non è facile ma può sbloccare la trattativa. È difficile dare una risposta su una cosa se non si conosce l’altra’.

Scholz: fatti passi in avanti

A commentare le ragioni dell’Italia anche il cancelliere tedesco. “Patto di stabilità e crescita”, ha aggiunto Olaf Scholz, “sono stati fatti buoni progressi, penso che potremo raggiungere un accordo e credo che non siamo mai stati così vicini a un risultato”.

Le compagnie aeree

“Su Lufthansa siamo pronti la settimana prossima a inviare la notifica alla Commissione europea”, ha riferito Giorgia Meloni, rispondendo a una domanda su Ita-Lufthansa, “Avendo risolto un problema che da tempo l’Europa chiede di risolvere, auspichiamo una risposta immediata. Abbiamo fatto un ottimo lavoro insieme”. La “cooperazione tra Lufthansa e Ita è buona”, ha inoltre fatto presente il cancelliere Olaf Scholz, “e vogliamo un trattamento veloce e giusto a Bruxelles”.

I settori della sinergia

Giorgia Meloni in conferenza stampa ha elencato dove saranno rafforzare le sinergie tra i due Paesi.
“Ci sono settori che hanno già sviluppato un’integrazione profonda, l’automotive e la meccanica avanzata, e altri in cui la cooperazione deve essere valorizzata”, ha spiegato Giorgia Meloni, tra queste: “La difesa, le infrastrutture e l’energia”. L’obiettivo ha rimarcato ancora il premier “è lo sviluppo economico”.

Gli altri temi del summit

Clima, transizione energetica e Africa, sono inoltre i temi su cui si è focalizzato l’intervento del presidente del Consiglio. “L’Italia si candida a diventare un ponte con l’Europa per promuovere partenariati reciprocamente vantaggiosi, sostenendo la sicurezza energetica delle nazioni africane e mediterranee e le esportazioni di energia verde verso il resto del Vecchio Continente”.

I colloqui tra ministri

Al vertice Italo-tedesco hanno parteciperanno sette Ministri da parte italiana e sette per la Germania. Oltre ai due capi di governo, presenti a Berlino i ministri degli Esteri Antonio Tajani e Annalena Baerbock; dell’Interno, Matteo Piantedosi e Nancy Faeser; delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e il titolare del dicastero tedesco dell’Economia e dell’Ambiente Robert Habeck; delle Finanze Giancarlo Giorgetti e Christian Lindner; della Difesa, Guido Crosetto e Boris Pistorius; del Lavoro, Maria Elvira Calderone e Hubertus Heil; e della Ricerca, Anna Maria Bernini e Bettina Stark-Watzinger.

Il business forum

Al confronto interministeriale ha poi fatto seguito il business forum bilaterale organizzato da Confindustria e Lega federale dell’industria tedesca (Bdi) che è stato dedicato, in particolare, ai settori delle infrastrutture e della decarbonizzazione.

Italia snodo energetico

La cooperazione nel settore energetico, secondo quando poi è emerso dai colloqui offre un elevato potenziale per Italia e Germania. Il governo tedesco crede nei potenziali benefici che derivano dal ruolo dell’Italia come uno snodo naturale per gli approvvigionamenti di gas nell’immediato e, in prospettiva, di idrogeno verde. L’Italia intende consolidare il suo ruolo di snodo energetico grazie alle interconnessioni esistenti, tra cui l’oleodotto Tal, che serve la Germania da Trieste. Tra le nuove iniziative la Commissione europea ha recentemente incluso tra i Progetti di comune interesse Ue il South H2 Corridor per il trasporto dell’idrogeno che collega il Nord Africa, l’Italia, l’Austria e la Germania, sostenuto dai governo di Roma e Berlino.

Pieno sostegno a Kiev

A dominare il vertice di Berlino anche i temi della riunione del G20. La posizione dell’Italia è stata evidenziata dal premier. In particolare sul conflitto in Ucraina, Italia e Germania condividono da sempre le loro posizioni: “Abbiamo ribadito il pieno sostegno alla sovranità di Kiev e che continueremo a fornire assistenza a 360 gradi. Siamo impegnati anche sul fronte della ricostruzione: le prossime due conferenze si svolgeranno prima in Germania e poi in Italia”, ha ricordato Meloni che ha aggiunto: “Il presidente russo, Vladimir Putin, deve fermare la sua aggressione contro l’Ucraina e ritirare le truppe da questo Paese. Per ottenere la pace in Ucraina la cosa più facile sarebbe ritirare le truppe russe dal Paese”.

Israele e Palestina, due Stati

Sul conflitto in medio Oriente Giorgia Meloni è tornata ad evidenziare l’impegno per la creazione di due Stati“Italia e Germania sostengono Israele”, ha proseguito il premier “e il suo diritto a difendere la sua sicurezza dalla minaccia di Hamas ma sono concordi nel dire che è necessario proteggere la vita dei civili. Crediamo che Hamas si faccia scudo della causa palestinese, e crediamo che per svelare questo bluff sia necessario proseguire” verso una “soluzione strutturale”, soluzione, “che per il presidente del Consiglio è quella, “di due popoli due Stati”.

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