mercoledì, 15 Maggio, 2024
Esteri

Le comunità dei kibbutz israeliani cercano di ricostruirsi una vita dopo l’attacco di Hamas

Non c’è pace nella Striscia di Gaza. I trattori sono pronti a scavare nuovamente, dopo aver lavorato per dare una sepoltura ai caduti. Tre settimane dopo la tragedia, alcuni sopravvissuti stanno cercando di ricostruire le loro vite, ma il dolore e l’orrore sono ancora tangibili. Il kibbutz di Re’im è stato uno dei luoghi più colpiti dall’attacco. Qui, 260 persone furono uccise mentre cercavano di fuggire dal vicino festival musicale Supernova. Cinque dei circa 600 kibbutznik furono uccisi nella furia. Nonostante il caos che li circonda, circa dieci residenti del kibbutz sono tornati. Sono determinati a riparare i danni e a riprendere la vita di tutti i giorni. Tuttavia, il loro compito è difficile e doloroso. Il villaggio è devastato, e l’odore di morte è ancora presente. La situazione è ancora precaria. I combattimenti infuriano a Gaza, a poche miglia di distanza. I soldati israeliani sono presenti in gran numero, e i kibbutz sono trasformati in avamposti militari.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Dalla Striscia di Gaza arriveranno 100 bambini per ricevere cure negli ospedali italiani

Marco Santarelli

Due militari americani arrestati per aver accoltellato mortalmente un uomo di 26 anni

Paolo Fruncillo

Mozambico: traghetto si ribalta. Oltre 90 vittime, bambini inclusi

Francesco Gentile

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.