mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Società

Periferie: 3,8 milioni di minori vivono in quartieri difficili

Secondo il nuovo rapporto di Save The Children ‘Fare spazio alla crescita’ in occasione del lancio della nuova campagna di sensibilizzazione ‘Qui vivo’, quasi 3 milioni e 800mila bambini e adolescenti tra 0 e 19 anni in Italia vivono in città metropolitane, e per la maggior parte nei quartieri svantaggiati e privi di spazi, stimoli e opportunità per crescere. Su 114 municipi dei Comuni principali, 33 presentano fattori di svantaggio più elevati e le stesse zone si distinguono in negativo anche rispetto alla scuola, dove 240 istituti sono a rischio ‘dimensionamento’.

Disagi per i minori

Se è vero che con il crollo della natalità in Italia ci sono sempre meno bambini, i 10 milioni e 493mila bambini e adolescenti tra 0 e 19 anni che vivono nel nostro Paese fanno i conti con una evidente disparità: dall’accesso agli spazi abitativi, scolastici e pubblici, fino alla crescita e al loro benessere educativo, fisico e socio-emozionale. Inoltre, è emerso dall’analisi che, tra i bambini e i giovani (0-19enni) che vivono in Italia, quasi 2 su 5 si concentrano nelle 14 città metropolitane, dove, in media, vive anche il 13,7% dei contribuenti con reddito inferiore ai 15 mila euro annui. In queste città, le aree urbane caratterizzate da una maggiore privazione socioeconomica sono spesso anche quelle con meno spazi adatti alla crescita dei minori.

Fattori di svantaggio

Ad aggravare la condizione del nostro Paese sono condizioni abitative inadeguate: 2 minori su 5 vivono in un’abitazione sovraffollata e tra i quasi 13mila minori che sono senza casa o fissa dimora, 2 su 3 si concentrano nelle città metropolitane, dove si registra anche il 45% di tutti i provvedimenti di sfratto. Nelle città si riscontrano fattori di svantaggio anche per la scuola, dove anche la presenza di uno spazio collettivo, mensa, palestra, aule tecniche o informatiche risulta inferiore alla media del Paese, già segnata da pesanti carenze: manca una palestra in 3 scuole su 5, uno spazio sociale comune in più di 1 su 3, e aule tecniche e informatiche sono un sogno per almeno la metà degli studenti minorenni di ogni ordine e grado.

Qui vivo, un quartiere per crescere

Il programma ‘Qui vivo’ sarà attivato per 9 anni e coinvolgerà nella prima fase 5 quartieri particolarmente poveri di servizi e opportunità per i minori in cinque grandi città italiane da nord a sud: Torino (Aurora-Porta Palazzo), Prato (Macrolotto Zero), Roma (Ostia ponente), Napoli (Pianura) e Palermo (Zen2). L’obiettivo è migliorare concretamente il contesto di vita di bambini, bambine e adolescenti in questi luoghi. “Nel nostro lavoro in questi contesti, ci troviamo spesso a dialogare con ragazze e ragazzi pieni di risorse e talento, che si sentono traditi dagli adulti, come se il degrado e la deprivazione fossero l’unica risposta di cui siamo capaci nei confronti dei loro bisogni. Per questo, con la campagna QUI VIVO e il programma di innovazione sociale, puntiamo a valorizzare in positivo la partecipazione e il protagonismo di bambine, bambini e adolescenti, loro sono la migliore risorsa per la rigenerazione e il futuro dei luoghi che abitano”, ha dichiarato Daniela Fatarella, Direttrice Generale di Save the Children.

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