In occasione del decimo anniversario del naufragio di Lampedusa 16 organizzazioni giovanili uniscono le forze per dar vita a nuove proposte da portare all’attenzione delle istituzioni in vista delle elezioni Europee firmando il ‘Patto per l’Europa’. Il patto, siglato dalle 16 associazioni partecipanti, chiede “una riforma federale dei trattati Ue, come previsto anche dal progetto in discussione nel Parlamento europeo, e si articola su sette punti.
Rafforzamento della democrazia
Questi vanno dalla gestione europea dei fenomeni migratori, così da tutelare la dignità degli individui, al rafforzamento della democrazia. Un altro punto riguarda il bilancio federale da decidere in modo democratico e alimentato da risorse proprie, che permetta di realizzare a pieno il principio di sussidiarietà, insieme alla solidarietà territoriale e intergenerazionale una politica estera unica e una difesa comune europea. Viene chiesta nel documento anche l’implementazione e il consolidamento dell’esperienza partecipativa avviata con la Conferenza sul Futuro dell’Europa, stabilendo forme di dialogo sempre più continuo e strutturato all’interno dei processi democratici con la società civile, giovanile. Infine, il consolidamento e la creazione di nuove istituzioni europee capaci di favorire il contrasto alla crisi climatica e le sue conseguenze sull’ambiente e sulla vita umana. Questo patto rappresenta un appello per una scelta di campo chiara e audace per una vera Europa federale, in grado di affrontare le sfide globali in modo efficace.
Un Europa giusta e sostenibile
“La necessità di un’Unione Europea più democratica, giusta e sostenibile è sempre più evidente per affrontare efficacemente le crisi strutturali del nostro tempo. Per questo la Gioventù Federalista Europea, insieme a Fridays for Future, Legambiente, Giovani delle ACLI, Europiamo, EUMANS, Natura Comune, Studi Centro, Comitato 3 Ottobre, Movimento Europeo Giovani, Youthmed, Giovani di Azione Cattolica, Associazione Piero Capone, Base Italia, ESN e One Hour For Europe, ha deciso di prendere posizione sul futuro dell’Unione, intervenendo proprio laddove le contraddizioni dell’attuale assetto europeo intergovernativo sono più evidenti, siglando il patto ‘Europa Porta Europa. Un patto per scegliere l’Europa di domani'”, si legge in una nota.
Il fenomeno migratorio
“Nel decimo anniversario del naufragio di Lampedusa, si è deciso di partire dalle risposte che la Ue e i Governi stanno dando al fenomeno migratorio. Un fenomeno strutturale nella storia dell’Umanità e non una crisi contingente, che ci costringe a scegliere chi essere come europei di fronte a quello che l’ONU ha definito ‘il confine più mortale al mondo’, un confine di cui la nostra società è colpevole testimone mentre i diritti umani vengono calpestati e gli ‘apolidi del ventunesimo secolo’ vengono lasciati annegare”, prosegue la nota.