Migranti, Lampedusa è al collasso come non mai. Gli arrivi, approfittando anche delle condizioni meteo favorevoli, proseguono senza sosta. Nella giornata di ieri sono stati registrati ben 1.300 sbarchi: un record per l’isola che ora conta la presenza di quasi 6mila immigrati. Purtroppo, bisogna annoverare anche una vittima: si tratta di un neonato guineano di cinque mesi, annegato. Il piccolo viaggiava sulla stessa barca della madre, una minorenne. L’imbarcazione si è rovesciata quando i migranti presenti, alla vista della motovedetta della Guarda costiera, si sono spostati su una fiancata. Una volta caduto in acqua, per il bambino non c’è stato nulla da fare. Inutile dire che Lampedusa oggi come oggi non è più in grado di ospitare un numero così elevato di migranti e il centro di accoglienza, che si trova in contrada Imbriacola, è sovraffollato come non mai, non potendo garantire condizioni igienico-sanitarie ad hoc. Tra i problemi, il trasferimento dei migranti che procede a rilento. Nella giornata di oggi, comunque, circa 1.500 persone lasceranno l’isola per essere portati altrove, con l’obiettivo di far ‘rifiatare’ l’isola, nella speranza che gli sbarchi cessino.
La decisione di Germania e Francia
Il tema degli sbarchi è tra gli argomenti più discussi in tutto il vecchio continente, anche alla luce della decisione di Germania e Francia di ‘chiudere’ le frontiere e dunque di non ‘accettare’ migranti dall’Italia. Su questo punto è intervenuta la Presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, spiegando che le “soluzioni non possono essere nazionali”. Ha in pratica invitato i governi dell’Ue a trovare una soluzione comune al problema dell’immigrazione: “L’Europa deve dimostrare che è unita e che può affrontare le sfide del XXI secolo, non possiamo permetterci di tornare indietro, dobbiamo trovare una risposta che sia umana e sostenibile”.