venerdì, 22 Novembre, 2024
Economia

Caro carburanti, lievitano i costi per imprese e consumatori

Un’indagine di Coldiretti, in riferimento al rialzo dei prezzi di gasolio e benzina che ha superato ampiamente la quota dei 2 euro al litro in autostrada, rivela come in Italia ben l’88% delle merci viaggi su strada: l’aumento dei prezzi dei carburanti finisce così per avere un effetto valanga sui costi finali di frutta e verdura che troviamo sugli scaffali dei supermercati. I rincari dei prezzi di benzina e gasolio comportano un accrescimento consistente sui costi delle imprese e sulla spesa dei consumatori. A subire le conseguenze dei rialzi è l’intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica arrivano a incidere attorno a 1/3 sul totale dei costi per frutta e verdura. Solo in Italia, l’88% delle merci destinate agli scaffali viaggia proprio su strada, confermandosi il Paese che paga lo scotto maggiore.

Ritardi dei trasporti

Lo squilibrio esistente da un punto di vista logistico tra l’Italia e altri Paesi è confermato dal deficit competitivo del Paese, a causa dei ritardi infrastrutturali, con il costo medio chilometrico per le merci del trasporto pesante che, a livello nazionale, è pari a 1,12 euro/chilometro, più alto di nazioni come la Francia (1,08 euro/chilometro) e la Germania (1,04 euro/chilometro). Questa situazione determina un aggravio di spesa superiore dell’11% rispetto alla media europea e ostacola lo sviluppo del potenziale economico del BelPaese, in particolare per i settori per i quali il sistema dei trasporti risulta cruciale, come nel caso del sistema agroalimentare nazionale.

Criticità dell’assetto italiano

L’analisi compiuta da Coldiretti mette in evidenza le difficoltà dell’assetto logistico italiano, in cui sono proprio le imprese a pagare pesanti conseguenze. Da qui la necessità di adottare provvedimenti, ricorrendo al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per migliorare “i collegamenti tra Sud e Nord del Paese e con il resto del mondo, per via marittima e ferroviaria, e sostenere la produttività delle imprese” spiega il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini.

La denuncia sui rincari

Nonostante le quotazioni petrolifere appaiano in calo, Assoutenti continua a segnalare la corsa al rialzo. Su diversi tratti autostradali, afferma l’Associazione dei consumatori, si sfiorano i 2,50 euro al litro in modalità servito. Negli ultimi tre mesi il costo della benzina e del gasolio è aumentato, rispettivamente, di 13 e 17 centesimi al litro: un pieno di verde può arrivare a costare oltre sei euro e mezzo in più di quanto non costasse in primavera, mentre il rifornimento di gasolio sale a più di otto euro.

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