Un’analisi molto attesa quella dell’Istat sui dati del Pil e sull’occupazione territoriale nel 2022. Una fotografia che vede il consolidamento della ripresa post-pandemica in primis nel Nord-Est, poi nel Centro, dove rispettivamente il Prodotto interno lordo è aumentato del 4,2% e del 4,1%. Crescita meno elevata nel Sud (+3,5 per cento) e nel Nord-Ovest (+3,1 per cento).
Il settore più dinamico si conferma quello dell’edilizia, grazie soprattutto agli incentivi quali gli sconti in fattura e il super bonus: le costruzioni infatti hanno fatto registrare una crescita del 10,8% nel Nord-ovest e del 10,7 per cento nel Nord-Est. E in quest’ultimo territorio inoltre si è registrato il miglior risultato in termine occupazionali (2,4 %), mentre è stato più contenuto lo sviluppo occupazionale nelle restanti aree (Nord-ovest +1,6%, Centro +1,9 e Mezzogiorno +1,2%). A trainare l’economia nel Nord-Est il settore del commercio, pubblici esercizi, trasporti e telecomunicazioni (+11,9%). Sempre in quest’area risalta la variazione positiva del valore aggiunto nel settore dell’agricoltura (+2%). Questo dato risulta in netta controtendenza rispetto alle rilevanti flessioni registrate per le coltivazioni nelle restanti aree del Paese, a eccezione del Centro per cui si registra una modesta crescita.
Costruzioni in aumento
Anche nelle regioni del Centro l’effetto propulsivo di commercio, pubblici esercizi, trasporti e telecomunicazioni (+10,4%) fornisce il maggior contributo alla crescita del Pil. Un contributo importante alla crescita economica è dato anche dal settore delle costruzioni (+8%), che in quest’area però registra un aumento meno rilevante rispetto alla media nazionale. Di contro, nell’industria si evidenzia l’unica dinamica positiva del valore aggiunto che tale settore mostra nel Paese, con una crescita che raggiunge il 3%. Nel Mezzogiorno il settore delle costruzioni si conferma quello più dinamico, con una crescita del valore aggiunto che si attesta al 10,5%.
Il settore del commercio
Positivo, seppur leggermente sotto la media nazionale, è il contributo fornito dal settore del commercio, pubblici esercizi, trasporti e telecomunicazioni, che registra una crescita dell’8,5%, mentre il settore degli ‘altri servizi’ evidenzia in quest’area la maggiore crescita a livello territoriale (+3,6%). Dinamiche inferiori alla media nazionale presenta, invece, il valore aggiunto nei settori dei servizi finanziari, immobiliari e professionali (+1,3%) e nell’Industria (-1,2%). Tornando all’occupazione, a livello nazionale è aumentata dell’1,7%. Il rafforzamento della crescita occupazionale si è concentrata, anche in questo caso, nelle regioni del Nord-Est e del Centro.
Come possiamo riassumere tutti questi numeri? I dati dell’Istituto di statistica hanno in pratica certificato l’esistenza di un’Italia che viaggia a due velocità, con il Nord e il Centro che godono tutto sommato di buona salute, mentre il Sud arranca ancora.