venerdì, 10 Maggio, 2024
Politica

Il movimentismo di Schlein mobilita ma non convince il Pd

Alla direzione propone un'estate militante. Scintille con Renzi

Partito o movimento? Guida solitaria o collegiale? Concretezza o slogan ad effetto? Primato dell’iniziativa a sinistra o inseguimento dei 5Stelle?
La segretaria non ha sciolto questi dilemmi. Ma i suoi critici hanno sfumato i toni e sotterrato l’ascia di guerra. Merito soprattutto del Presidente Bonaccini che ha invitato tutti a non indebolire Schlein ma ha chiesto più dibattito interno. Resterà deluso? Probabilmente. Perché la segretaria intende dare un’identità nuova, di sinistra-sinistra ad un partito che dalla fondazione nel 2007 è stata una formazione di sinistra-centro. E per imprimere la sua svolta radicale Schlein non pare intenzionata a tener conto di chi vuole frenarla. Chi ci sta ci sta.

L’errore che commette Schlein è speculare quello dei suoi predecessori. La vecchia guardia Pd aveva scelto una linea moderata e tendente al riformismo ma aveva interrotto il dialogo con la sua base popolare, trascurato le periferie, limitate le mobilitazioni di massa e si era chiusa nelle stanze dei bottoni ignorando le piazze

Schlein rischia di fare il contrario: per riprendere i contatti con la base, aprire circoli nei luoghi di lavoro e riempire le piazze cambia i contenuti del partito, getta alle ortiche il riformismo e tira fuori dalla soffitta un polveroso massimalismo che per ora non mostra alcuna concretezza. Ma così facendo Schlein rischia di rendere il Pd sempre più simile a quel Movimento 5S da cui invece dovrebbe differenziarsi nettamente e prendere le distanze. Il pericolo è che sia Conte a dettare l’agenda della sinistra massimalista e Schlein a cercare di inseguirlo.

Il che sarebbe un suicidio politico senza precedenti. La segretaria dovrebbe rendersi conto che mentre il capo dei 5 Stelle non ha una opposizione interna -a parte le sparate di Grillo che fa di tutto per danneggiare Conte- lei ha una forte minoranza con cui deve fare i conti se non vuole rischiare una spaccatura esiziale. Per ora la minoranza borbotta ma non sbotta, Bonaccini non soffia sul fuoco. Ma se Schlein vorrà fare di testa sua non avrà vita facile.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Carovita. Altri 14 mld per famiglie e imprese. Meno burocrazia per rinnovabili e rigassifigatori

Maurizio Piccinino

L’onorevole bestemmiatore si è pentito. Ma il problema è un altro

Daniele Venturi

Fontana: “Lombardia leader nazionale sostenibile. Integrazione tra medici di famiglia e ospedalieri”

Angelica Bianco

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.