Quello dello sversamento in mare di sostanze nocive rappresenta uno dei più gravi pericoli che minacciano il mare Adriatico e in particolare le coste pugliesi, in grado potenzialmente di compromettere irrimediabilmente l’ambiente marino, le zone costiere, le aree protette di grande valore naturalistico e le attività turistico-balneari. In questo contesto la Sezione Protezione Civile della Regione Puglia ha organizzato a Lesina Marina un’esercitazione “full scale” sul rischio sversamento/spiaggiamento di idrocarburi (Oil spill) in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, la Prefettura UTG di Foggia, la Capitaneria di Porto di Manfredonia, la Direzione Marittima della Guardia Costiera di Bari, l’Amministrazione comunale di Lesina e con il volontariato di Protezione Civile, insieme ai volontari di Legambiente, e con il supporto di ASL Foggia, ARPA Puglia, ISPRA, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e la fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici. L’esercitazione “OIL SPILL”, organizzata nell’ambito del progetto Interreg Italia-Croazia denominato “FIRESPILL”, di cui la Protezione Civile regionale è partner, si è tenuta lo scorso 5 maggio ed ha avuto un duplice obiettivo, ovvero sia quello di testare la validità dei modelli di intervento a livello provinciale e comunale, aumentando l’efficacia della capacità di risposta delle strutture operative chiamate ad intervenire, per competenza istituzionale e territoriale, in caso di sversamento di idrocarburi in mare che coinvolge la costa che quello sviluppare una migliore reazione e un maggiore livello di sicurezza dei servizi di emergenza, anche in ambito transfrontaliero, e migliorare la prevenzione in caso di calamità naturali o provocate dall’uomo. L’esercitazione ha simulato la presenza, a circa due miglia dalla costa di Lesina, di una nave con una falla da cui l’idrocarburo si disperde in mare, fino ad arrivare sulla lingua di spiaggia a pochi chilometri dal relitto della Eden V, ancora visibile a ricordare che questi incidenti sono già avvenuti e possono avvenire ancora. “Abbiamo simulato un incidente su una imbarcazione che determina lo sversamento di idrocarburi in mare. A partire da questo evento, abbiamo attivato tutta la catena del sistema di Protezione Civile regionale, sia per le operazioni da compiere a mare, coordinate dalla Capitaneria di Porto competente, in stretto raccordo con il Centro Operativo Emergenze Marittime del Dipartimento nazionale della Protezione Civile, sia a terra con la Prefettura di Foggia e la Protezione Civile della Puglia, sempre d’intesa con il sindaco che ha attivato il proprio Centro operativo comunale. A pochi metri dalla spiaggia abbiamo attivato un posto di comando avanzato, punto di riferimento per tutti i soggetti in campo”, ha spiegato Francesco Vito Ronco, funzionario della Protezione Civile regionale e responsabile del progetto ‘Firespill’.