19 Comuni italiani sono al massimo livello di “severità idrica” (quando la risorsa idrica non risulta sufficiente a evitare danni al sistema), tutti concentrati nella regione del Piemonte: Armeno (NO), Cannero Riviera (VB), Piedimulera (VB), Pieve Vergonte (VB), San Bernardino Verbano (VB), Pettinengo (BI), Strona (BI), Valdilana Soprana (BI), Zumaglia (BI), Demonte (CN), Moiola (CN), Roccabruna (CN), Macra (CN), Isasca (CN), Venasca (CN), Brossasco (CN), Melle (CN), Peveragno (CN), Perlo (CN). Lo ha reso noto Utilitalia (la Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche), nel corso dell’Osservatorio Permanente sugli utilizzi idrici all’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po.
Altri 141 Comuni sono al livello di “severità idrica media” (quando c’è la necessità di un fabbisogno idrico superiore alla norma ) e 388 al livello basso (quando la domanda idrica è ancora soddisfatta ma gli indicatori mostrano un trend in peggioramento), mentre 1.922 Comuni italiani si collocano al livello di severità normale (quando gli indicatori di crisi idrica sono in grado di prevedere la capacità di soddisfare il fabbisogno delle aree colpite ). Nell’ultima rilevazione del 9 febbraio scorso, i Comuni al livello di severità alta erano 7. Considerando le quantità di precipitazioni attese nelle prossime settimane, ha avvertito Utilitalia, il quadro della situazione rischia di peggiorare ulteriormente.