domenica, 24 Novembre, 2024
Esteri

Sostenere l’Ucraina per fermare le voglie imperialiste di Mosca

La grande lezione del 2022 è che il fallimento nel contrastare l’aggressione internazionale porta inevitabilmente a ulteriori aggressioni. L’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia è ampiamente riconosciuta come il più grande conflitto armato in Europa dalla Seconda guerra mondiale, ma non è apparsa dal nulla. Al contrario, l’incapacità della comunità internazionale di sanzionare adeguatamente Vladimir Putin per le precedenti invasioni di Georgia, Crimea e Ucraina orientale ha alimentato il suo senso di impunità che ha posto le basi per gli orrori dell’attuale guerra. Nel prossimo anno, questa lenta ma costante erosione del sistema di sicurezza globale post Guerra Fredda deve essere arrestata. Se la Russia non venisse definitivamente sconfitta nel 2023, la crisi si intensificherebbe ulteriormente, raggiungendo livelli ancora più elevati.

Dopo dieci mesi di questa sanguinaria guerra di aggressione dovrebbe essere chiaro a tutti, tranne che a coloro che non vogliono intenzionalmente vedere, che parlare di compromesso con il Cremlino servirà solo ad incoraggiare ulteriormente l’aggressione russa. Occorre prendere atto che Putin capisce un’unica lingua: quella della coercizione. Sconfiggere la Russia non sarà facile. Putin ha già tagliato i ponti con il mondo occidentale e ha chiarito perfettamente che è pronto a fare qualsiasi cosa pur di raggiungere il suo obiettivo di distruggere lo Stato ucraino. I leader occidentali devono dimostrare una forte determinazione se desiderano evitare l’ulteriore ascesa dell’autoritarismo aggressivo di Putin, impedendo al mondo di precipitare in una nuova pericolosa era di instabilità internazionale. L’Occidente deve accettare che la vittoria non arriverà a buon mercato. Ogni mese, l’Ucraina ha ricevuto un notevole aiuto economico dai partner internazionali per coprire le carenze di bilancio e mantenere il Paese in funzione. Questo aiuto sarà necessario anche per tutto il prossimo anno. Ciò comporterà rischi politici per i Paesi donatori, che dovranno spiegare perché stanno continuando a sostenere economicamente l’Ucraina. I leader mondiali devono persuadere i propri cittadini che sconfiggere Putin è indispensabile per tutelare il proprio interesse nazionale. Il mondo si muove verso una recessione globale e molti dei maggiori partner dell’Ucraina stanno già affrontando una crescente inflazione accompagnata dal rapido aumento delle bollette energetiche. Questo sta creando un terreno fertile per le campagne di propaganda russe. Nei prossimi mesi sarà cruciale vincere la battaglia contro la disinformazione russa.

Il prossimo anno l’esercito ucraino avrà ancora bisogno di ricevere sostegno militare per poter respingere definitivamente i russi fuori dai propri confini nazionali. Le sanzioni contro la Russia devono essere inasprite e ampliate nel 2023. Le misure imposte negli ultimi dieci mesi hanno avuto una portata senza precedenti, ma la Russia si è dimostrata abile nell’eludere tali restrizioni. I dati economici disponibili indicano che sebbene la Russia stia subendo l’impatto delle sanzioni, la sua economia è ancora lontana dal punto di collasso che potrebbe impedire a Mosca di proseguire questa guerra di aggressione o di iniziarne altre. Sono necessarie misure più severe e un’attuazione più rigorosa delle stesse. Anche tutti i Paesi ritenuti colpevoli di aver consentito alla Russia di aggirare le sanzioni dovrebbero essere soggetti, a loro volta, a sanzioni significative. La qualità più importante nel 2023 sarà l’unità.

La comunità internazionale deve rimanere unita nella sua determinazione di sconfiggere la Russia e fermare Putin. Il dittatore russo è convinto che il tempo possa essere dalla sua parte e conta sul fattore stanchezza di qualche Paese occidentale. La sua speranza è che possa venir meno il sostegno all’Ucraina, anche solo da parte di qualcuno. La Russia spera che questo gli possa consentire di ottenere al tavolo dei negoziati quella vittoria che non è stata in grado di ottenere sul campo di battaglia. Se l’unità della coalizione a sostegno dell’Ucraina si dovesse sgretolare Putin avrebbe ragione, e questo non dovrà accadere. L’esperienza di questo anno ha dimostrato quanto il mondo di oggi sia interconnesso. L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia può sembrare geograficamente limitata a un solo angolo d’Europa, ma ha avuto ripercussioni sull’economia globale, innescando crisi alimentari ed energetiche internazionali. Questa interconnessione vale anche per la politica globale. Altri dittatori stanno guardando a cosa accade in Ucraina e come si concluderà il conflitto. Se Putin fosse in grado di ottenere una pace di compromesso che gli consenta di mantenere il controllo anche solo su una parte dell’Ucraina, dovremo aspettarci di assistere, negli anni a venire, a guerre di aggressione simili altrove.

Così, mentre il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba fa sapere che l’Ucraina punta a tenere un vertice di pace entro la fine di febbraio, preferibilmente alle Nazioni Unite con il segretario generale António Guterres come possibile mediatore, sul versante opposto, Mosca fa sapere che non intende cedere alla mediazione con l’Ucraina. Dmitri Medvedev, in un articolo a sua firma apparso sulla Rossiyskaya Gazeta, minaccia: “La Russia non risparmierà nessuno sforzo per raggiungere gli obiettivi dell’operazione speciale in Ucraina e abbattere il regime nazionalista di Kiev”.

Gli ucraini non hanno altra scelta che combattere per tutto il tempo che sarà necessario. A loro è chiaro che senza vittoria, l’Ucraina cesserà di esistere. È importante comprendere che, però, le conseguenze di una sconfitta ucraina non sarebbero limitate alla sola Ucraina. Al contrario, l’esito dell’invasione di Putin determinerà il clima geopolitico per i decenni a venire.

Mentre ci avviciniamo all’inizio di un nuovo anno, è fondamentale che i partner dell’Ucraina dimostrino un impegno a lungo termine per la vittoria sul Cremlino. Ciò richiederà un considerevole impegno, ma è un investimento strategico ragionevole. Fino a quando Putin non verrà fermato, il costo per sconfiggere la Russia non farà che aumentare.45

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