sabato, 16 Novembre, 2024
Società

Ristorazione nelle scuole, sospese 21 ditte di catering

I carabineiri del Nas hanno sospeso ventuno imprese di catering assegnatari della gestione mense presso gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, partendo dagli asili nido fino agli istituti superiori.

L’ispezone ha interessato in totale 968 aziende di ristorazione, di cui 198 hanno evidenziato irregolarità, determinando la contestazione di 25 violazioni penali e 247 amministrative alle normative nazionali e comunitarie, con conseguenti sanzioni pecuniarie per 204 mila euro.

La sospensione per 21 imprese è arrivata per rilevanti carenze igienico-sanitarie e strutturali. Sono state sequestrate oltre 900 kg di derrate alimentari (carni, formaggi, frutta ed ortaggi, olio) riscontrati in assenza di tracciabilità, custoditi in cattive condizioni sanitarie e in ambienti inadeguati nonché destinati all’impiego nelle pietanze sebbene di qualità inferiore a quanto previsto.

Le violazioni penali più ricorrenti contestate ai 27 gestori e titolari delle imprese, deferiti alle varie Procure della Repubblica, sono relative alla frode ed alle inadempienze in pubbliche forniture, alla detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione ed a inottemperanze alla normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. Gli accertamenti dei NAS hanno rilevato, nei casi di irregolarità, il ripetuto impiego di prodotti di minore qualità merceologica rispetto a quella pattuita e dichiarata nei contratti di fornitura stipulati con i Comuni, al fine di trarre un illecito profitto. Frequentemente sono gli alimenti DOP o biologici (formaggi, olio extravergine, prosciutto) ad essere sostituiti con altri di minore valore economico che, pur non presentando criticità igieniche, non posseggono alcuna denominazione di origine. Ulteriori controlli hanno evidenziato l’utilizzo di carne o vegetali surgelati/congelati al posto di quelli freschi dichiarati in contratto.

La maggioranza delle infrazioni riguarda invece l’ambito amministrativo come le carenze strutturali e impiantistiche dei locali impiegati alla preparazione dei pasti, la mancata attuazione dell’autocontrollo e della tracciabilità degli alimenti. Le operazioni di maggior rilievo sono state eseguite dai Nas a Pescara, Firenze, Potenza, Caserta, Ancona, Udine, Aosta e Catania. (Italpress)

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