venerdì, 22 Novembre, 2024
Economia

Pensioni. Ghiselli (Cgil): usare i risparmi di Quota 100 per la riforma. Governo in ritardo, deve accelerare

Usare i risparmi di “Quota 100”, per la riforma della previdenza. È quanto chiede la Cgil che torna a sollecitare il Governo per accelerare la riforma pensionistica con una sottolineatura polemica. “Il Governo non ha ancora avviato il confronto con il sindacato, disattendendo gli impegni presi”.

Lo studio

“I dati diffusi quest’oggi dall’Inps su ‘Quota 100’ dimostrano che le analisi dell’Osservatorio Previdenza della Cgil e della Fondazione di Vittorio erano esatte”, illustra il segretario confederale della Cgil, Roberto Ghiselli, “questa misura è stata usata da poco più di un terzo della platea prevista. Chiediamo che i risparmi siano utilizzati nella previdenza, che dovrà essere una delle priorità del Governo anche in vista del termine di questo strumento”.

Quota 100 per pochi

Per il sindacato la misura per l’anticipo di pensione nota come Quota 100 (uscita a 63 anni con 39 di contributi) che uscirà di scena il 31 dicembre, è stata presa in considerazione più dai lavoratori pubblici che dai privati che avevano condizioni meno favorevoli. Il risultato che il progetto non ha avuto il risultato sperato.
“Secondo quanto rilevato dall’Istituto Nazionale Previdenza Sociale, al 31 agosto 20121 sono state accolte 341.128 domande di ‘Quota 100’, e secondo l’analisi della Cgil”, spiega Ezio Cigna, responsabile delle Politiche previdenziali della Cgil, “saranno 384mila fino alla fine dell’anno. Un numero decisamente inferiore alle previsioni contenute nella relazione di accompagnamento alla legge (973mila), determinando un avanzo importante di risorse”.

Due miliardi risparmiati

Nel 2021, secondo il sindacati, anche analizzando il blocco dell’adeguamento alla speranza di vita e la proroga di Opzione donna, “non verranno utilizzati 2 miliardi e 411 milioni”, calcola Cigna, “che, se sommati alla minor spesa del 2019 e del 2020, raggiungono un totale di 6 miliardi 468 milioni”. Somme considerevoli che devono per la Cgil essere utilizzate esclusivamente per la riforma previdenziale

Il Governo acceleri

Il segretario confederale Roberto Ghiselli ricorda che l’obiettivo
della Confederazione è nel creare più flessibilità in uscita dal lavoro. Sul tema la Cgil ha presentato una sua proposta. “L’attuale sistema deve essere superato prevedendo una flessibilità in uscita a partire dai 62 anni, o con 41 anni di contributi, riconoscendo la diversa gravosità dei lavori”, sottolinea Ghiselli, “il lavoro di cura e delle donne. Occorre inoltre, introdurre una pensione contributiva di garanzia per i lavori poveri o discontinui e per i più giovani”. Infine una critica al Governo che non ancora promuove un confronto fattivo sul tema pensioni.
“Il Governo non ha ancora avviato il confronto con il sindacato, disattendendo gli impegni presi. Il tempo stringe e la situazione sta diventando sempre più insostenibile. Ci auguriamo”, conclude Ghiselli, “che la convocazione e le relative risposte arrivino al più presto, diversamente sosterremo le nostre richieste con la mobilitazione”.
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