lunedì, 18 Novembre, 2024
Ambiente

Esg Perception Index, le aziende più sostenibili

Quali sono le aziende percepite come più sostenibili? Reputation Science, società leader in Italia nell’analisi e gestione della reputazione, ha elaborato l’indice “ESG Perception Index” per misurare la percezione di sostenibilità delle aziende. È infatti la percezione che gli stakeholder hanno della reputazione di un brand a determinare la loro propensione a prendere decisioni (di acquisto, di investimento, ecc.) nei riguardi del brand e dei suoi prodotti.

La sostenibilità è una componente chiave della reputazione di un’azienda, rappresentando oggi la sfida economica più importante a livello globale. Conta essere sostenibili, ma anche saperlo comunicare e trasferire tutto l’impegno dell’azienda per perseguire questa mission. Perché è su questo che l’azienda sarà valutata dai suoi principali stakeholder.

L’Osservatorio di Reputation Science prende in esame le maggiori aziende sul mercato italiano (capitalizzate a Piazza Affari, classifica Mediobanca, classifica Interbrand) per produrre una classifica delle prime 200 società percepite come più sostenibili sul web. Il modello di analisi valuta la prossimità del brand ai 17 pillar della sostenibilità definiti dall’ONU e produce per ciascuna un indicatore (da 0 a 100) basato su parametri quali-quantitativi e strutturali: oltre al volume dei contenuti che riportano l’associazione tra il brand e la sostenibilità, sullo score pesa anche l’impatto reputazionale di questi contenuti sul brand, l’associazione dell’identità del brand alla sostenibilità sui motori di ricerca e quanto l’azienda racconti la sostenibilità attraverso i suoi canali proprietari (es. sito web, profili social). Nell’ultimo periodo di analisi (gennaio-giugno 2021), Reputation Science ha analizzato oltre 1,2 milioni di contenuti online in lingua italiana per stilare una classifica delle 200 aziende più sostenibili sul web.

A guidare il raking ESG Perception Index, i settori Energia, Automotive e Finance, che da soli occupano l’85% delle prime 20 posizioni. Sono questi, infatti, i cluster coinvolti maggiormente nella transizione energetica e ambientale, spesso chiamati ad agire prima degli altri. Al vertice della classifica troviamo Enel con uno score di 94.68. Nel periodo in esame, il colosso dell’energia si è distinto per aver siglato numerose partnership con aziende come Pirelli, Porsche, Renault e Q8 per sostenere la mobilità elettrica e ha stretto accordi con Leonardo e Fincantieri per la sicurezza e la gestione sostenibile dell’energia.

La società guidata da Francesco Starace, inoltre, ha siglato un patto con Saras per sviluppare l’idrogeno verde in Sardegna, nella raffineria di Sarroch. Al secondo posto della classifica, un altro protagonista del settore energetico: Eni, che nei primi mesi dell’anno ha ampliato la sua presenza in Spagna nel settore fotovoltaico, ottiene 85.74 punti. L’azienda guidata da Claudio Descalzi ha presentato il nuovo report di sostenibilità, raccontando il proprio viaggio verso Net Zero, ha collocato il primo bond Sustainability linked del settore da 1 miliardo di euro, ha siglato un accordo ventennale con A2A per il teleriscaldamento a Milano e ha lanciato, in collaborazione con Cdp Equity, GreenIt, nuova joint venture per lo sviluppo, la costruzione e la gestione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in Italia.

E proprio Cassa Depositi e Prestiti, impegnata negli ultimi mesi insieme a Bper, Banca Popolare di Sondrio e Sace a sostenere la mobilità green nel settore navale e promotrice di Renovit per accelerare sull’efficienza energetica, raggiunge il terzo posto della classifica (69.96). Al quarto posto, primo esponente del settore Automotive a comparire in classifica, Stellantis (69.31), che ha annunciato che produrrà solo Fiat elettriche entro il 2030 e si è resa protagonista anche della campagna di vaccinazione contro il Covid-19, ospitando al suo interno un hub vaccinale da mille somministrazioni giornaliere. Premiata per il proprio ruolo strategico nel sistema elettrico e vincitrice di una gara da 360 milioni per lo sviluppo e l’integrazione delle fonti rinnovabili, Terna conquista il quinto posto (68.22) anche grazie all’investimento da 90 milioni per la nuova linea sottomarina di collegamento con l’isola d’Elba.

La segue al sesto A2A (59.06), protagonista di un accordo con Tim per la trasformazione digitale e l’efficientamento energetico e che, con la presentazione del bilancio integrato, si è dimostrata protagonista dello sviluppo green del Paese. Ha visto crescere il proprio rating Standard Etichs e ha annunciato che produrrà il 100% dell’energia da fonti rinnovabili Acea (59.98), settima davanti a Edison (58.68), impegnata nella produzione di acciaio con idrogeno verde, e Intesa Sanpaolo (58.51), che ha siglato un accordo con Sorgenia per la riqualificazione energetica e stretto un accordo con i sindacati per l’integrazione di 15 mila dipendenti Ubi.

Tim è la prima società del settore Media & Telco a fare il suo ingresso in classifica: grazie all’accordo con Erg per l’energia elettrica green e agli impegni presi con A2A, la società debutta in decima posizione (58.27). Il cluster Industry, invece, compare all’undicesimo posto con Pirelli (56.76), davanti a Hera (55.96), Erg (54.28) e Snam (53.33). Sace, impegnata a sostenere progetti di crescita sostenibile, ottiene il quindicesimo posto (53.03), seguita da Ferrovie dello Stato Italiane (52.86). Unica rappresentante del cluster Transport a entrare in top20, la società ha ottenuto la certificazione Well Health Safety Rating per l’attenzione rivolta alla sicurezza sanitaria dei dipendenti, risultando prima azienda europea per standard di sicurezza e tutela della salute.

Seguono due case automobilistiche: Volkswagen (52.51), con l’annuncio che la mobilità elettrica è diventata il core business del gruppo, e Toyota (52.28), che continua la corsa verso l’elettrico e a novembre sarà protagonista del primo master sulla mobilità sostenibile in collaborazione con Università Luiss. Chiudono la top20 Poste Italiane (50.76), che per le proprie consegne userà sempre più veicoli elettrici, e Mercedes-Benz (50.64).

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