sabato, 28 Giugno, 2025
Motori

F1: Domenicali, “La pandemia ci priva di tanto, anche della passione da condividere sugli spalti”

“L’assenza di pubblico è il grande rammarico. Sono convinto che la gente sarebbe corsa al GP.
Pubblico a Monza? Lo auspico, dipende dal cambio di passo in tema di vaccinazioni. Ci sono Paesi che si stanno muovendo per aprire al pubblico gli eventi sportivi. Speriamo a settembre di avere un contatto col pubblico, se non totale almeno parziale”. Sono le parole alla “Gazzetta dello Sport” di Stefano Domenicali, presidente e Ceo della Formula Uno, alla vigilia delle prime libere a Imola. Per quanto riguarda una nuova chance per il Mugello, Domenicali frena: “Debbo dire la verita’, con il Mugello non ci sono state discussioni.

L’anno scorso ha costituito un evento molto particolare, si festeggiavano i 1000 GP della Ferrari, c’era stato un allineamento dei pianeti”. Il circus, intanto, prova a rinnovarsi e a breve dovrebbe arrivare l’ok alla sperimentazione della sprint race al sabato al posto delle qualifiche: “Dobbiamo solamente aspettare i passaggi formali in F1 Commission e Consiglio Mondiale. Ma si fara’. Silverstone, Monza e Interlagos? Si’, la sperimenteremo in quelle tre corse”.

Altro argomento caldo e’ il salary cap per i piloti: “E’ un tema all’ordine del giorno da discutere con team e piloti nell’ambito di tutto quello che deve essere fatto per controllare al meglio i costi. Ci sara’ un gruppo di lavoro che approfondira’ questo tema, cosi’ come si sta facendo sui costi delle power unit. In tantissime piattaforme sportive e’ alla base del meccanismo di funzionamento. Penso alle discipline americane. Sono favorevole ad affrontare il tema purche’ riguardi, come detto, ogni aspetto delle corse”.

E sul calendario, detto che “tecnicamente possiamo fare anche piu’ di 23 GP, lo prevede il patto coi team, tra crescere e calare, preferirei prendere la seconda direzione con l’intento di avere eventi particolarmente spettacolari. A fine anno trarremo un bilancio e faremo una valutazione. Il GP di Imola avra’ un futuro? Gia’ l’anno scorso si era parlato di caso isolato e ora siamo tornati. Chiaro che dobbiamo bilanciare i gran premi storici con quelli delle aree in via di sviluppo. Mi auguro che l’Italia riconosca cio’ che vuole dire la F.1 non solo dal punto di vista sportivo”.

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