venerdì, 29 Marzo, 2024
Regioni

In Lombardia firmata intesa per vaccini in azienda

MILANO (ITALPRESS) – "Questa mattina in Giunta abbiamo approvato un protocollo d'intesa con Confindustria Lombardia, Confapi e i medici di medicina del lavoro, che permette alle aziende che aderiranno di vaccinare direttamente i propri dipendenti all'interno dei luoghi di lavoro". Lo rende noto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana intervenendo oggi in conferenza stampa a Palazzo Lombardia illustrando la delibera approvata questa mattina. "Il protocollo è articolato, ci sono una serie di condizioni per poter aderire e sarà attivato quando inizierà la vaccinazione massima nel rispetto delle priorità stabilite dal piano vaccinale nazionale", spiega Fontana precisando che si tratta "del primo accordo di questo genere raggiunto nel nostro Paese". L'intesa si configura come un "rafforzamento della campagna vaccinale", continua il governatore lombardo, in quanto "ci saranno altri punti vaccinali altri medici e altri addetti che potranno contribuire alla campagna vaccinale". Con la delibera regionale che avvia la somministrazione del vaccino anti Covid-19 all'interno delle aziende "abbiamo la possibilità di sgravare ulteriormente il servizio sanitario regionale, sia pubblico che privato" dice Letizia Moratti, vicepresidente della Regione Lombardia. "Aggiungiamo un altro canale, parallelo a quelli già presenti", continua Moratti, precisando che "le aziende opereranno con il loro personale medico, quindi senza gravare sul personale medico del sistema sanitario regionale, pubblico o privato, quindi è un allargamento che ci consente di avere una minore pressione sugli ospedali, che è molto importante in un momento in cui c'e' una ripresa del contagio". "La Lombardia oggi è antesignana di quello che succederà nel mondo del lavoro" e "sono certo che l'esempio di questa Regione arriverà anche sul piano nazionale". Lo dice Maurizio Casasco, presidente di Confapi (Associazione della piccola e media industria privata), intervenendo in conferenza stampa a Palazzo Lombardia. "Ai nostri partner stranieri, potremo dire che l'azienda ha un passaporto di 'Covid-free', offrendo quindi la certezza che al cliente saranno consegnati i prodotti in quella determinata data e a quei costi fissi", evidenzia Casasco, ricordando che "l'azienda deve essere un luogo sicuro, deve garantire la salute a chi lavora, ma anche creare e mantenere posti di lavoro". Sottolineando che finora "in Italia è mancata una programmazione". Casasco insiste sull'urgenza, oggi, di "vaccinare il prima possibile", perché, sottolinea, "temiano moltissimo le varianti, e prima arriviamo a vaccinare tutti, meno contagi avremo e meno varianti avremo. E' una corsa contro il tempo, è una questione di velocità, e non di una categoria rispetto a un'altra. Abbiamo un mese e mezzo per farlo". "I vaccini credo che arriveranno e la Lombardia oggi si è organizzata per andare anche nelle industrie e nelle imprese, rispettando le priorità stabilite a livello nazionale e con le regole che stabilirà l'istituzione", dice ancora Casasco, secondo il quale "dovremo vincere le resistenze alla vaccinazione nelle aziende", perché "abbiamo instaurato il dubbio che sia meglio il Pfizer o l'Astra Zeneca, ma tutti i vaccini sono validi". Oggi, conclude, il numero uno di Confapi, "coniugare la salute e le attività produttive è fondamentale, le due cose non sono disgiunte" e "il punto è stare tutti dalla stessa parte, e in quella avversa c'è il virus". (ITALPRESS). fmo/pc/red 10-Mar-21 14:58

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