giovedì, 9 Maggio, 2024
Economia

Imprese: nel primo semestre fallimenti ancora in calo

Nel primo semestre di quest’anno il numero di fallimenti delle imprese italiane (5714) è diminuito del 4,2% rispetto all’analogo periodo del 2018 (5.966), un trend virtuoso iniziato circa quattro anni fa che ha avuto un’accelerazione significativa nel 2017 (-15,7%).

E’ quanto emerge dall’Analisi dei fallimenti in Italia al secondo trimestre 2019 condotta da CRIBIS, società del Gruppo CRIF specializzata nella business information. Molto più contenuta, secondo quanto rilevato da CRIBIS, la riduzione dei fallimenti nel comparto ‘servizi’: le imprese che hanno dovuto portare i libri in tribunale tra aprile e giugno 2019 sono state 661 contro le 701 (-5,7%) dello stesso trimestre 2018.

Nel settore ‘industria’ ci sono stati 510 fallimenti contro i 517 del secondo trimestre 2018 (-1,4%). Nessuna variazione nel comparto commercio, dove le imprese fallite nel periodo in esame sono state 941. Da inizio anno a oggi in Lombardia sono fallite 1206 imprese, lo 0,15% di quelle attive sul territorio. Stessa percentuale è stata rilevata nel Lazio, dove in assoluto sono state 735 le aziende costrette a chiudere i battenti.

L’incidenza dei fallimenti sul totale delle aziende attive risulta leggermente più bassa in Toscana (0,14%, 489 fallimenti), Umbria (0,14%, 114), Veneto (0,11%, 489) e Sardegna (0,11%, 163). Secondo l’analisi di CRIBIS questa quota è particolarmente esigua in Basilicata (30), Friuli Venezia Giulia (57) e Trentino Alto Adige (64), dove ha portato i libri in tribunale lo 0,06% delle imprese attive nelle singole regioni. Allargando l’arco temporale dell’analisi, si nota che dal 2010 al 2019 sono fallite 30.239 imprese in Lombardia, il doppio rispetto a Lazio (15.622) e Toscana (12.347) mentre numeri decisamente più bassi sono stati riscontrati in Molise (613), Basilicata (498) e Valle d’Aosta (159).

Secondo l’analisi di CRIBIS, il numero di concordati preventivi tra il secondo trimestre 2018 (232) e l’analogo periodo del 2019 (293) è cresciuto del 26%, sebbene si rimanga lontani dai livelli toccati nel secondo trimestre del 2013 (984) e 2014 (915), da quando il numero il numero di queste procedure concorsuali è iniziato a diminuire toccando il minimo proprio nel trimestre aprile-giugno dello scorso anno. (Italpress)

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