mercoledì, 18 Dicembre, 2024
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In Nordafrica ripartono le esplorazioni per estrarre “oro artigianale”

La società Altus ha ottenuto quattro permessi per l’esplorazione dell’oro. Le autorità egiziane hanno concesso quattro licenze di esplorazione dell’oro ad Akh Gold, una filiale locale di Altus Strategies. A seguito di un comunicato stampa, in riferimento all’ottenimento di un “certo numero di licenze esplorative”, la società mineraria junior ha indicato in un aggiornamento dello scorso 9 febbraio che tali permessi sono inizialmente validi per due anni, con un massimo di due ulteriori rinnovi, per un totale di sei anni. Le quattro licenze corrispondono, a quattro nuovi progetti (Wadi Jundi, Bakriyah, Abu Diwan e Wadi Dubur) che coprono nove blocchi minerari di oltre 1.565 km² nel deserto orientale dell’Egitto. Questo è un terreno fertile per la scoperta di importanti giacimenti come la miniera d’oro di Sukari, che Centamin gestisce da più di un decennio.

“Le licenze sono state selezionate sulla base del nostro programma di mappatura sistematica interna che integra l’interpretazione di immagini satellitari e dati di esplorazione storica. I quattro permessi contengono molti obiettivi prioritari, comprese le aree in cui sembra esserci una storica estrazione dell’oro artigianale”, ha affermato Steven Poulton, CEO della società, aggiungendo che i lavori inizieranno sul sito “il prima possibile”.

Anche il Marocco si interessa delle Miniere d’oro artigianali nel sud del paese. E’ stata infatti lanciata la formazione a beneficio delle microimprese a Tamanrasset dove è stato avviato un programma di formazione nel campo dell’estrazione dell’oro artigianale, a beneficio dei responsabili delle microimprese. Il programma e’ stato avviato a livello del centro di formazione professionale “Ibn Rochd” nella capitale della provincia da una delegazione ministeriale composta dal Ministro delle Miniere, Mohamed Arkab, dal Ministro Delegato del Primo Ministro incaricato della Microimpresa, Nassim Diafat e il viceministro responsabile dell’Ambiente sahariano, Hamza Al Sid Cheikh.

In questa occasione, il Ministro delle Miniere ha sottolineato l’importanza di insistere sulla determinazione del perimetro operativo di ciascuna microimpresa al fine di garantirne l’efficienza produttiva. Sulla stessa scia, ha sottolineato il sostegno di tutti gli attori al fine di raggiungere l’obiettivo di produzione di 250 kg d’oro entro la fine del 2021, in questa regione dove attualmente la produzione è di 58 kg / anno. Si prevede inoltre che produrrà 500 kg / anno entro il 2024 in questa regione e successivamente raccogliere la sfida di raggiungere una tonnellata d’oro, ha aggiunto il ministro.

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