sabato, 20 Aprile, 2024
Economia

Orsini (Confindustria): il Governo semplifichi la burocrazia e attui il taglio dell’Irap. Per imprese e lavoro è una questione di sopravvivenza

“Ogni misura va semplificata e resa utilizzabile da subito, il ricorso ai provvedimenti attuativi, invece, è elevato. Ridurre la burocrazia è diventata questione di sopravvivenza”. Emanuele Orsini, Vicepresidente per il Credito, la Finanza e il Fisco di Confindustria, suona la carica anti burocrazia, non sarà certo semplice in un Paese che ha il primato di un corpo giuridico di 260 mila leggi, contro le 3 mila inglesi e le 4 mila tedesche; tuttavia l’impegno è poter tagliare tempi e scartoffie inutili.

“L’apertura del Premier a una condivisione del piano di rilancio del Paese con il mondo imprenditoriale ci sembra un metodo corretto di procedere”, osserva Orsini, “soprattutto in una fase in cui il Paese sta affrontando un passaggio storico, da cui dipende il nostro futuro. Il sistema industriale italiano viene da anni di interlocuzioni mancate con la politica, ora il dialogo sarebbe auspicabile. Il grande sostegno con cui Bonomi è stato eletto è lì a mostrare quanto questo sentire sia condiviso. Ma la polemica degli ultimi giorni è già superata, come ha già detto il Ministro Gualtieri”.  In un’intervista al Corriere della Sera è resa disponibile sul sito di Confindustria, il Vicepresidente per il Credito, la Finanza e il Fisco, sottolinea i fatti positivi che sono emersi in queste ore.

Nel decreto Rilancio apprezziamo il taglio dell’Irap ma siamo ancora convinti che la strada sia la moratoria per tutto il 2020. Il meno 10 % del PIL che ci si attende per quest’anno, è uno tsunami che non lascia vincitori, ma miete vittime e farà tanti feriti”, avverte Orsini, “L’Irap viene pagata anche dalle imprese in perdita e l’abbuono di giugno premia anche le imprese fortemente indebitate che stanno pagando interessi passivi. Non è certo un disvalore sostenere le imprese che pagano le tasse. Pensare che la Sanità si finanzi con i 13,5 miliardi dell’Irap dei privati è un sogno. Meno del 12% della spesa per la sanità è finanziato dall’Irap. Per la sanità potremo utilizzare i fondi UE destinati ad essa. Le imprese non si tirano indietro”, sottolinea l’esponente di Confindustria che avverte, “quando è ora di pagare le tasse ma prima devono essere messe in condizioni di produrre e fare utili”. Oggi tra Confindustria e Governo c’è uno studiarsi un saggiare il campo avversario, cosi le indicazioni per ora sono dialoganti.

“Nel decreto, bene Ecobonus e sismabonus che possono dare una spinta alla crescita. Fanno lavorare l’edilizia che rappresenta il 25% del Pil”, osserva Orsini che tuttavia ricorda, “moltissime aziende però non hanno possibilità di fare lo sconto in fattura. Bisogna affinare il meccanismo con cui il bonus può essere ceduto alle banche e trasformato in liquidità”. Al Governo però Confindustria sollecita tempi certi altrimenti ci saranno ritardi e quindi tensioni economiche e sociali.

“Gli investimenti possono ripartire se c’è un governo che realizza quanto promette in tempi certi. Meglio se con un po’ di anticipo”, fa presente ancora il vice presidente della Confederazione, “Sarebbe un bel segnale investire le risorse che arriveranno con il Recovery fund sulle scuole del nostro Paese: il 50% sono state costruite prima degli anni ‘70. Oltre a rilanciare l’economia, sarebbe un segnale forte di fiducia nel futuro”. Infine una indicazione di merito e di metodo. “Importante è prima di tutto scegliere le giuste ricette”, conclude Emanuele Orsini, “Se queste portano ad un’ampia condivisione, certamente è un guadagno per tutti. Dal canto nostro, Confindustria non manca di proposte e il presidente Bonomi le presenterà nella sede e nel momento appropriati”.

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