domenica, 22 Dicembre, 2024
Politica

L’allarme del giuslavorista Cafasso: “Un refuso fa saltare bonus ai professionisti”

“Oltre al danno anche la beffa, per i professionisti iscritti alle casse private, quali giornalisti, avvocati, consulenti del lavoro, commercialisti etc. I lavoratori autonomi, iscritti alle casse ordinistiche infatti, attendono un bonus da 600 euro, relativo al mese di maggio e giugno, che potrebbe non essere mai erogato a causa di un ‘refuso’ o di una ‘manina’ del Mef, all’interno del Dl Rilancio”.

La denuncia è di Nino Carmine Cafasso, componente del Comitato Scientifico dell’Istituto Milton Friedman, consulente del lavoro e giuslavorista.

“Nonostante le rassicurazioni dei Ministri Catalfo e Gualtieri sul bonus per gli stessi professionisti – spiega Cafasso – il problema persisterebbe invece per il contributo a fondo perduto che vedrebbe penalizzati tutti i professionisti. Un’esclusione esplicita, scritta nero su bianco e prevista dall’articolo 25 del decreto legge n. 34/2020 del Dl Rilancio. Sul tema sono intervenuti esponenti bipartisan dei partiti che potrebbero presentare emendamenti correttivi, quali Camillo D’Alessandro di Iv, Chiara Gribaudo del Pd, ma anche esponenti dell’attuale opposizione, da FI alla Lega a FdI, dal momento che è un problema che supera anche gli schieramenti politici”.

“I liberi professionisti, i 2,3 milioni iscritti alle casse, che rappresentano il cuore pulsante e vitale dell’economia e della nostra società – denuncia il giuslavorista – in questo modo vengono discriminati, nonostante stiano subendo fortemente la crisi a causa del fatturato ridottissimo e per le evidenti ripercussioni riferite alla clientela di certo in grande crisi. Chiedo pertanto al Ministro del Lavoro e dell’Economia d’intervenire nel modo corretto, dal momento che si parla di decreto interministeriale che dovrà andare a correggere un decreto legge, scelta anomala e senza dubbio farraginosa i cui tempi di definizione risultano incerti nonostante i proclami”.

“Il Ministro Gualtieri – ricorda inoltre Cafasso – durante l’audizione in commissione Bilancio della Camera ha dichiarato che il decreto deve essere migliorato. Mi chiedo pertanto se non si poteva legiferare da subito nel modo corretto. Sarà fortemente necessario verificare la problematica dell’iscrizione alla doppia cassa previdenziale dal momento che nel Cura Italia la condizione era emersa in termini di esclusione dal contributo. Mentre per il contributo a fondo perduto non ci sono speranze? Bisogna certamente trovare una soluzione tecnicamente ammissibile che non continui a discriminare i professionisti tassandoli due volte o concedendo un’indennità inferiore rispetto ad altre categorie”

“Ritengo – conclude – che ci sia bisogno più che mai di attenzione, competenza e rispetto delle effettive competenze e realtà che esprimono i professionisti di questo Paese. Aiuti concreti e non solo promesse, talvolta smentite dai decreti ”notturni”, ai quali il governo ci ha abituati “. (Lo_Speciale)

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