lunedì, 18 Novembre, 2024
Lavoro

Lavoro e sicurezza: l’Inail pubblica il nuovo bollettino 2024

L’Inail ha pubblicato un nuovo Bollettino Statistico nell’ambito dell’Open Data, aggiornando i dati relativi a denunce di infortunio, mortalità e malattie professionali registrati tra gennaio e settembre 2024. Questo aggiornamento, parte di una banca dati accessibile attraverso il sito istituzionale, rappresenta un pilastro fondamentale per monitorare il fenomeno infortunistico e la prevenzione sul lavoro in Italia. La piattaforma, recentemente potenziata con adeguamenti architetturali e tecnologici, è un modello di trasparenza e innovazione al servizio di cittadini e aziende. Secondo il Bollettino, i casi di denuncia d’infortunio sono aumentati dello 0,5% rispetto al 2023, passando da 430.829 a 433.002 denunce. Questi dati evidenziano una crescita del 9,2% rispetto al 2021, e aumenti significativi rispetto agli anni precedenti: +18,1% sul 2020 e +7,6% sul 2019. Tuttavia, rispetto al 2022, si registra un calo del 19,2%.
In merito agli infortuni con esito mortale, i numeri del 2024 evidenziano un lieve incremento rispetto al 2023 (776 casi, 15 in più), ma rimangono inferiori ai livelli registrati negli anni precedenti, con una riduzione significativa rispetto al 2020 (-151 casi) e al 2021 (-134 casi).

L’importanza della digitalizzazione

Per le malattie professionali, invece, l’aumento è costante e preoccupante: con 65.333 denunce, si registra un incremento del 22% rispetto al 2023, del 48,7% sul 2022 e addirittura del 106,1% rispetto al 2020. Questo trend sottolinea l’urgenza di interventi mirati per ridurre l’esposizione ai fattori di rischio nei luoghi di lavoro. Dall’introduzione dell’obbligo di trasmissione telematica delle denunce nel 2013, l’Inail ha trasformato il processo di gestione delle istanze, migliorando l’efficienza e l’accessibilità dei dati. Oggi, il dataset dell’Inail rappresenta uno strumento prezioso per analizzare tendenze e criticità. Fabrizio D’Ascenzo, Presidente dell’Istituto, ha sottolineato come queste proiezioni consentano di “contrastare l’angosciante fenomeno degli incidenti sul lavoro” con una visione strategica e orientata alla prevenzione.
L’Inail si allinea agli standard europei di interoperabilità, mettendo a disposizione dati che alimentano un’“economia dei dati” a beneficio di cittadini e imprese. L’Istituto punta all’innovazione digitale, integrando l’intelligenza artificiale per migliorare le risposte alle esigenze del sistema produttivo. Questo approccio consente di promuovere finanziamenti per le aziende che investono in sicurezza e formazione, rafforzando la consapevolezza dei rischi e incentivando le buone pratiche.

La sicurezza come diritto

Lo sforzo dell’Inail va oltre la mera raccolta dati: è un impegno concreto per migliorare le condizioni di lavoro e garantire la sicurezza come diritto inalienabile. Come recentemente dichiarato dal Premier Giorgia Meloni, “La sicurezza sul lavoro non è un costo, ma un diritto di ogni lavoratore”. L’obiettivo è chiaro: costruire un futuro in cui la prevenzione e la sicurezza siano al centro delle politiche aziendali e istituzionali, trasformando i dati in strumenti per salvare vite.

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