giovedì, 12 Dicembre, 2024
Economia

Vendite, Confesercenti: “Quadro in chiaroscuro. Piccoli negozi al palo”

I negozi di vicinato stanno attraversando una crisi strutturale sempre più profonda. Nonostante i dati Istat sulle vendite al dettaglio di settembre mostrino un incremento complessivo delle vendite, i piccoli esercizi commerciali continuano a perdere terreno rispetto alle grandi strutture, evidenziando una situazione critica che sta trasformando profondamente il tessuto commerciale locale. La Confesercenti, in una nota, ha confermato che i numeri negativi, registrati soprattutto nei primi nove mesi del 2024, rappresentano un segnale allarmante per il futuro di questo comparto. Nel mese di settembre, i piccoli esercizi hanno registrato un calo dell’1% nelle vendite in valore rispetto all’anno precedente, con una diminuzione più marcata nel settore alimentare (-2%). Al contrario, le grandi strutture hanno segnato un incremento delle vendite del 2,2%, accentuando la disparità di risultati tra i due modelli di vendita. Guardando ai primi nove mesi del 2024, i dati sono ancor più preoccupanti: il volume delle vendite per i negozi di vicinato è sceso dell’1,7%, mentre il commercio nel suo complesso ha registrato un calo dello 0,7%.

Confesercenti evidenzia come questa situazione sia ormai un problema strutturale, evidente tanto nei piccoli comuni quanto nei quartieri delle grandi città. La costante perdita di quote di mercato da parte dei negozi di vicinato non si limita a impattare sulle vendite, ma comporta anche la scomparsa graduale di servizi di base essenziali, spesso presenti solo grazie alle piccole attività commerciali. La chiusura forzata di molti negozi e l’assenza di nuove aperture creano un vuoto, lasciando intere comunità senza accesso diretto a beni e servizi di prima necessità.

I rischi

La chiusura dei negozi di vicinato non è solo una questione economica, ma una trasformazione che influisce sulla qualità della vita nelle comunità. La scomparsa dei piccoli esercizi significa meno diversità di offerta, minori opportunità di occupazione locale, e una riduzione dei punti di aggregazione nei quartieri.Questa situazione riflette un cambiamento nelle abitudini di consumo, che premiano sempre più la grande distribuzione e gli acquisti online, penalizzando il commercio di prossimità. La Confesercenti lancia quindi un allarme: se non si interviene con misure di supporto per i negozi di vicinato, il rischio è di vedere svanire una parte fondamentale del tessuto sociale e commerciale italiano.

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