martedì, 15 Ottobre, 2024
Esteri

Secondo l’ICE, oltre 13.000 immigrati condannati per omicidio vivono fuori dai centri di detenzione per immigrati negli Usa

Secondo i dati forniti dall’Immigration and Customs Enforcement al Congresso, oltre 13.000 immigrati condannati per omicidio, negli Stati Uniti o all’estero, vivono al di fuori dei centri di detenzione dell’ICE. Questi immigrati rientrano nel fascicolo “non trattenuto” il che indica che l’agenzia possiede informazioni su di loro e che hanno casi di immigrazione in sospeso, ma non sono detenuti. Ciò avviene perché non rientrano tra le priorità per la detenzione, stanno scontando una pena o non sono reperibili. Il direttore facente funzione dell’ICE, PJ Lechleitner, ha inviato i dati, aggiornati al 21 luglio, in risposta a una richiesta del deputato repubblicano Tony Gonzales del Texas. Non è chiaro quando il primo dei 13.000 migranti sia entrato negli USA. Il numero di immigrati non detenuti con condanne penali è aumentato negli ultimi anni. Un rapporto del 2016 dell’ispettore generale del DHS ha rilevato 368.000 immigrati criminali non trattenuti dall’ICE. Secondo il bilancio dell’anno fiscale 2023 dell’ICE, al 5 giugno 2021 c’erano 405.786 immigrati criminali nel registro non trattenuti, poco dopo che Trump aveva lasciato l’incarico. Venerdì, durante una campagna in Michigan, Trump ha utilizzato i dati per criticare la vicepresidente Kamala Harris per le politiche sull’immigrazione. “Posso dire ‘Ve l’avevo detto’ – ha affermato il tycoon – “Questi sono criminali feroci liberi di girovagare nel nostro Paese”. In molti casi, gli USA non vengono informati della condanna penale di qualcuno fino a quando non attraversa il confine. In altri casi, i migranti condannati per reati possono essere rilasciati da funzionari statali e locali dopo aver scontato la pena senza che l’ICE ne sia informato, come accade in molte città rifugio. L’ICE deve quindi localizzare la persona dopo il rilascio per trattenerla ed espellerla.

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