venerdì, 20 Settembre, 2024
Esteri

Usaid: oltre 27 milioni di persone sono vittime della tratta di essere umani

Programma di contrasto in Congo. Nel sud-est asiatico diffusa truffa on line

Secondo stime aggiornate del Dipartimento di stato americano sono 27,6 milioni di persone in tutto il mondo vittime della tratta di esseri umani, tra cui il traffico sessuale e il lavoro forzato, numero che include ragazzi e ragazze. Coloro che sopravvivono sono gravati da conseguenze di lunga durata, dalla povertà al dolore fisico allo stress post-traumatico. Dal 2001, Usaid(Agenzia Usa per lo sviluppo internazionale) ha investito quasi 400 milioni di dollari in 88 paesi per prevenire la tratta e proteggere i sopravvissuti.

Più risorse e leggi adeguate

“Stiamo riunendo le parti interessate locali, nazionali e regionali per progettare e attuare una nuova legislazione per regolamentare meglio le industrie in cui la tratta è comune e per fornire ai funzionari delle forze dell’ordine migliori strumenti e risorse anti-tratta”, si legge in una nota dell’Agenzia. “Stiamo guidando gli sforzi di ricerca e raccolta di dati per far luce sui fattori chiave e sui flussi di traffico, in modo da sapere come utilizzare al meglio le nostre risorse, sia per sostenere gli sforzi per ritenere i trafficanti criminalmente responsabili, sia per aiutare a prevenire. Stiamo anche fornendo assistenza legale ai sopravvissuti per aiutarli a ottenere giustizia.”

Reclutamenti truffaldini

Nel sud-est asiatico, ad esempio, i trafficanti reclutano sempre più individui inconsapevoli che sono alla ricerca di lavori. Sempre di più i contatti avvengono attraverso il web e siti-truffa che offrono opportunità redditizie. I trafficanti costringono quindi le loro vittime a lavorare in condizioni di sfruttamento e abusivo per perpetrare truffe finanziarie che devastano le famiglie e costano all’economia globale circa un miliardo di dollari all’anno.

La situazione del Congo

Nella Repubblica Democratica del Congo (RDC), donne e bambini sono le vittime primarie del traffico sessuale, del matrimonio forzato, del reclutamento di bambini soldato e del lavoro forzato in condizioni degradanti e pericolose. La violenza nella RDC orientale causata dalle azioni del gruppo armato M23 sostenuto dal Ruanda, che da solo è riuscito a spostare più di sette milioni di persone, aumentando il rischio di violenza sessuale e la tratta di donne e ragazze. Da marzo, Usaid ha lanciato uno sforzo quinquennale di contro-traffico nella RDC incentrato su donne, bambini e altri gruppi emarginati colpiti dalla tratta e dello sfruttamento umano. Attraverso la collaborazione con le parti interessate del governo e i partner locali, l’attività mira ad aiutare i leader nazionali e provinciali a coordinare gli interventi di contro-traffico; espandere l’accesso a servizi legali, medici e psicosociali completi per i sopravvissuti; e creare programmi progettati specificamente per educare le comunità su come riconoscere gli schemi di tratta, rispondere ai casi di tratta e modificare le norme di genere dannose che normalizzano la violenza sessuale e il traffico di donne e bambini.

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