mercoledì, 3 Luglio, 2024
Attualità

In vigore la normativa Ue su industria zero emissioni

Von der Leyen: ora abbiamo norme per produrre tecnologie pulite

“Con la normativa sull’industria a zero emissioni nette, l’Unione Europea dispone ora di un contesto normativo che consente una rapida espansione della capacità di produzione di tecnologie pulite”. Commenta così la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, l’adozione definitiva della normativa sull’industria zero emissioni (Net-Zero Industry Act). Il nuovo regolamento crea le migliori condizioni per i settori fondamentali al fine di conseguire l’azzeramento delle emissioni nette entro il 2050. “La domanda è in crescita a livello europeo e mondiale, e ora siamo attrezzati per soddisfarne una fetta maggiore con l’offerta europea”. La legge entrerà in vigore un giorno dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale prevista verso la fine di giugno.

Aumento competitività e resilienza

L’Europa vuole creare un contesto imprenditoriale “unificato e prevedibile per il settore della produzione delle tecnologie pulite”, la normativa sull’industria a zero emissioni nette aumenterà la competitività e la resilienza della base industriale dell’UE, sostenendo la creazione di posti di lavoro di qualità e una forza lavoro qualificata. Stimolando la produzione interna di tecnologie a zero emissioni nette, la normativa ridurrà il rischio di sostituire la dipendenza dai combustibili fossili con la dipendenza tecnologica da attori esterni. Ciò contribuirà a sua volta a rendere il sistema energetico più pulito e sicuro: fonti energetiche pulite, a prezzi accessibili e prodotte internamente sostituiranno le importazioni volatili di combustibili fossili.

Fissati gli obiettivi

Affinché l’UE possa diventare leader nel settore delle tecnologie pulite, commentano da Bruxelles, il Net-Zero Industry Act o NZIA stabilisce un punto di riferimento per la capacità di produzione di tecnologie strategiche a zero emissioni nette per soddisfare almeno il 40% delle esigenze annuali di diffusione delle tecnologie pulite dell’UE entro il 2030. La direttiva vuole fornire “prevedibilità, certezza e lungo segnali a lungo termine ai produttori e agli investitori e consente di monitorare i progressi.” Per sostenere progetti di cattura e stoccaggio del carbonio e aumentare la disponibilità di siti di stoccaggio di CO2 in Europa, NZIA fissa inoltre un obiettivo di 50 milioni di tonnellate di capacità di iniezione annuale nei siti di stoccaggio geologico di CO2 dell’UE entro il 2030. Oltre a fissare obiettivi, il nuovo regolamento migliora le condizioni per gli investimenti nelle tecnologie a impatto zero semplificando e accelerando le procedure di autorizzazione, riducendo gli oneri amministrativi e facilitando l’accesso ai mercati.

Formazione per 100mila lavoratori

Il NZIA prevede misure per investire nell’istruzione, nella formazione e nell’innovazione con la creazione di Accademie Net-Zero Industry per formare 100.000 lavoratori entro tre anni e sostenere il riconoscimento reciproco delle qualifiche professionali. Verranno istituiti sandbox normativi per testare tecnologie innovative a zero emissioni nette in condizioni normative flessibili. Infine, la piattaforma Net-Zero Europe fungerà da hub di coordinamento centrale, dove la Commissione e i paesi dell’UE potranno discutere e scambiare informazioni, nonché raccogliere input dalle parti interessate. Il Net-Zero Industry Act è stato annunciato dalla presidente von der Leyen come parte del piano industriale del Green Deal presentato il 1° febbraio 2023. Il piano definisce le modalità con cui l’UE aumenterà il proprio vantaggio competitivo aumentando la capacità produttiva dell’UE per l’industria a zero emissioni nette. La Commissione ha presentato la proposta NZIA il 16 marzo 2023, insieme alla legge sulle materie prime critiche (Critical Raw Materials Act o CRMA) e alla riforma dell’assetto del mercato elettrico. Il Parlamento europeo e il Consiglio hanno raggiunto un accordo provvisorio il 6 febbraio 2024 e il Parlamento ha votato la legislazione il 25 aprile 2024. Il voto di ieri del Consiglio rappresenta la fase finale del processo legislativo.

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