martedì, 30 Aprile, 2024
Regioni

La Basilicata tra risorse, potenzialità e problemi

Una Regione con 533.345 abitanti in 131 Comuni, dei quali 31 in provincia di Matera e 100 in provincia di  Potenza, capoluogo di regione.

La superficie complessiva è di 10.073,32 km2, con una densità abitativa media di 52,95 ab/km2, mentre Potenza che sorge a ben 819 m.s.l.m. con 64.151 abitanti, ha una densità che tocca i 365,68 ab./km2 in una superficie di appena 175,43 km2. Matera – a metà altitudine rispetto a Potenza, esattamente a 401 metri di altezza – conta 59.651 abitanti, con una densità abitativa di 152,14 ab.km2, cioè la quasi metà rispetto a Potenza, con una superficie più del doppio, cioè di 392,09 km2).

Sono dati interessanti sotto molteplici aspetti che meritano essere coniugati e analizzati nei loro ecosistemi temporali con attività, potenzialità e problematiche legate essenzialmente all’aspetto geografico e morfologico del territorio.

Parlare di fuga dei giovani o delle poche nascite è spesso errato se non si prendono a confronto tantissimi elementi e non si analizzano aspetti socio-culturali e di parità di genere, comuni ad altre regioni non solo del sud. Nel 2021, comunque, il PIL procapite è stato di euro 25.000 (gas e metano fanno la parte del leone).

La Basilicata è terra prevalentemente d’argilla che ben utilizzata anche nel campo della ceramica. Il 30% è verde protetto, costituito dalle seguenti aree naturali: 1) dal Parco Nazionale del Pollino e dell’Appennino Lucano-Val d’Agri-Lagonegrese; 2) da Parchi regionali (Parco di Gallipoli Cognato, Piccole Dolomiti Lucane, Parco della Murgia Materana), 3) da riserve statali (Agromonti Spacciaboschi, Coste Castello, Grotticelle, I Pisconi, Marinella Stornara, Metaponto, Monte Croccia e Rubbio); 4) da riserve regionali (Lago Piccolo di Monticchio, Riserva Regionale Abetina di Laurenzana e di San Giuliano; 5) da altre riserve naturali (Bosco Pantano di Policoro, riserva naturale speciale dei Calanchi di Montalbano Jonico, del Lago Laudemio e Lago Pantano di Pignola). Sono, inoltre, presenti nella Regione le così definite Aree Natura 2000, meglio note come di rilevante importanza in ambito CEE o da Siti di Importanza Comunitaria (SIC).

La storia della Basilicata risale alle prime frequentazioni umane nel Paleolitico, attratte dai fiumi e dai bacini lacustri, habitat ideale per la sopravvivenza (caccia e raccolta) come raccontano le testimonianze emerse a Matera nei pressi di Murgia Timone, di Venosa e nei pressi della spiaggia del Fiumicello di Maratea, oltre che attraverso luoghi di culto, di sepoltura e di veri villaggi di capanne con fortificazioni difensive quali fossati, porte e palizzate (vds. Tolve, Tricarico, Alianello, Melfi, Metaponto). Ne è seguita la colonizzazione della Magna Grecia, la conquista e le devastazioni dei romani, dei bizantini, dei longobardi e dei normanni. È stata divisione amministrativa dei Regni di Sicilia (1231-1282), di Napoli (1282-1816) e delle Due Sicilie (1816-1860), coi Distretti di Potenza, Lagonegro, Matera e Melfi.

Tutti i 131 Comuni, le relative frazioni e borgate di questa regione sono infusi di storia, straboccano di eventi tragici e di cultura. Metaponto nel III sec.a.C. fu saccheggiata e completamente distrutta dai romani. La provincia di Potenza il 18 agosto 1860 è la prima dell’Italia continentale a sollevarsi contro i Borboni e ad affrontare le successive lotte contro il brigantaggio e le rivolte dei contadini contro i feudatari, fino alla Riforma Agraria del 1950. In tale contesto, un operaio di Policoro, alla domanda di un giornalista su cosa c’era di nuovo nella sua vita, gli risponde: “Da due anni non si fa più il baciamano al Barone Berlingieri”.

Il territorio è prevalentemente montuoso per il 47%, collinare per il 45% e pianeggiante per il rimanente 8% (unica Piana del Metaponto lungo la costa ionica). Basti pensare che Potenza ha una altitudine di 819 metri sul livello del mare, mentre i massicci del Pollino (Monte `Pollino, del Sirino, del Monte Alpi, della Maddalena e Monte Volturino variano tra i 1700 agli oltre 2.200. Sono anche numerosi i fiumi, a carattere torrentizio, che l’attraversano quali il Bradano, il Basento, l’Agri, il Sinni, il Cavone, il Noce, l’Ofanto, come pure due importanti torrenti Gravina di Matera e di Picciano che sfociano nel fiume Bradano. Noti sono anche i laghi di Monticchio di origine vulcanica e quelli artificiali di Pietra del Pertusillo, di San Giuliano, di Monte Cotugno, di Gannano e di Camastra.

La Basilicata vanta le “Piccole Dolomiti lucane” situate nell’Appennino lucano con una impressionante flora e fauna. Potenza, definita città verticale, per la particolare struttura urbanistica, capoluogo della Basilicata dal 1806, risulta il capoluogo di regione situato alla quota più elevata in Italia, secondo dopo Enna. Ha due conservatori di musica, un laboratorio di restauro, due sedi universitaria, nonché insignita di due medaglie d’oro: la prima come città benemerita del Risorgimento nazionale nel 1898 da parte del re Umberto I di Savoia, per essere stata la prima città meridionale a ribellarsi contro i Borboni e l’altra al merito civile, nel 2005 a seguito del disastroso terremoto dell’Irpinia del novembre del 1980.

La città di Matera è soprannominata “Città dei Sassi”; dal 9 dicembre 1993 essi sono riconosciuti patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, primo sito dell’Italia meridionale a ricevere tale riconoscimento.

Matera è la prima città del meridione ad insorgere in armi contro il nazifascismo e per questo decorata al valore militare per la guerra di liberazione. Da Città della Cultura nel 2019 a sede del G20 dei Ministri degli Affari esteri e Ministri dello Sviluppo nel 2021, con un inevitabile sguardo allungato che toglie il respiro verso quella splendida cittadina di 2.409 abitanti, dal nome poetico “Rotondella”, anch’essa a 576 m.s.l.m., nota come “il balcone dello Jonio” da cui è possibile ammirare il tratto costiero del golfo di Taranto tra la Puglia e la Calabria.

Gli abitanti della Basilicata godono di una posizione geografica davvero invidiabile: due sbocchi sul mare Jonio e sul mare Tirreno e confini con le regioni Calabria, Campania e Puglia. E se Tortora, Praia a Mare e Aieta della Calabria lo vorranno, l’affaccio sul mare Tirreno sarà triplicato. Il comitato civico “Passaggio a Nord Ovest” è al lavoro. “Ci sono ragioni storiche che alimentano il sentimento di lucanità. Le ha spiegato molto bene Antonella Pellettieri, ricercatrice del CNR, lucana di Potenza….”.

Nei giorni 21 e 22 aprile p.v. gli aventi diritto al voto sono chiamati alle urne per eleggere il nuovo Organismo politico-amministrativo di questa Regione piena di storia, di cultura, di risorse e di aspettative.

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