sabato, 4 Maggio, 2024
Esteri

L’American For Prosperity interrompe il sostegno finanziario a Haley per le presidenziali americane

Dopo la sorprendente sconfitta di Nikki Haley nelle primarie repubblicane della Carolina del Sud, compreso il suo stato natale, l’attenzione si sposta sulle prossime sfide elettorali per il Senato e la Camera dei Rappresentanti negli Stati Uniti. Emily Seidel, CEO di Americans For Prosperity (AFP), ha annunciato che il gruppo sta ora riorientando la sua missione per sostenere altri candidati repubblicani in corsa. Seidel ha dichiarato che, nonostante l’AFP continui a sostenere con tutto il cuore Nikki Haley, riconosce le sfide che si prospettano nelle prossime primarie. “Nikki ha chiarito che continuerà a combattere e noi la sosterremo in questo impegno”, ha affermato Seidel. Tuttavia, considerando le sfide imminenti, l’AFP ritiene che nessun gruppo esterno possa fare una differenza significativa per ampliare il percorso verso la vittoria di Haley. In risposta alla notizia, la campagna di Nikki Haley ha espresso gratitudine nei confronti dell’AFP per essere stato un “alleato nella lotta per la libertà e il governo conservatore”. La campagna ha sottolineato che la lotta continua e che, con oltre 1 milione di dollari di contributi arrivati solo nelle ultime 24 ore, hanno abbastanza carburante per andare avanti. “Abbiamo un Paese da salvare”, ha dichiarato il team di Haley.

Forza influente

L’AFP ha dimostrato di essere una forza influente nel panorama politico, con una potente infrastruttura dedicata alla mobilitazione elettorale e alla pubblicità digitale. Nonostante sia stato escluso dalle elezioni presidenziali del 2016 e del 2020, il gruppo ha investito risorse significative per sostenere la campagna di Nikki Haley. Nonostante non sia stato reso noto l’ammontare esatto degli investimenti degli ultimi mesi, si stima che l’AFP abbia raccolto oltre 70 milioni di dollari, di cui una parte consistente proveniente dai finanziamenti di Koch e dei suoi gruppi no-profit. Secondo Seidel, la sfida più grande e difficile sarà convincere gli elettori indipendenti a non votare per Trump e a sostenere i candidati repubblicani.

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