mercoledì, 15 Maggio, 2024
Società

Intensificati in Italia i controlli per prevenire la diffusione della dengue, con la disinsettazione degli aeromobili

La febbre dengue, malattia infettiva tropicale causata dal Dengue virus, sta colpendo fortemente diversi paesi come il Brasile e il Bangladesh. Le misure per una maggiore sicurezza sanitaria sono scattate anche in Europa. L’Italia, come disposto dalla Direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della Salute, ha attivato una procedura di sorveglianza, monitorando gli arrivi degli aeromobili e delle merci importate per prevenire la diffusione della dengue.

Controlli negli aeroporti

Sono iniziati in tutta Italia i controlli negli aeroporti per prevenire il rischio di diffusione del Dengue virus, dopo il notevole aumento dei casi a livello globale; in particolare, il Brasile ha segnato il maggior numero dei casi sospetti. Mediante la circolare emessa dal Ministero della Salute si dispone che “a causa dell’aumento globale dei casi di dengue, su disposizione del direttore generale, Francesco Vaia, si invitano gli Uffici di sanità marittima aerea e di frontiera (Usmaf-Sasn) a innalzare il livello di allerta e vigilanza nei confronti dei vettori provenienti e delle merci importate dai Paesi in cui è frequente e continuo il rischio di contrarre la malattia”.

Dati recenti a livello globale

I dati recenti, a livello globale, pubblicati dal Ministero della Salute, relativi a questa malattia infettiva, evidenziano un’escalation di epidemie di dengue in diversi paesi, in particolare Bangladesh, Brasile, Burkina Faso, Fiji, Pakistan, Filippine e Vietnam. “L’emergenza e la riemersione della dengue e la sua diffusione mondiale senza precedenti – si legge nella pubblicazione ministeriale – sono legate a vari fattori”, tra cui il cambiamento della distribuzione e adattamento del vettore rappresentato dalle zanzare del genere Aedes Aegypti, l’aumento dell’urbanizzazione non pianificata e delle attività umane (che favoriscono ambienti favorevoli all’interazione vettore-ospite), i cambiamenti nei modelli meteorologici indotti dai cambiamenti climatici, i sistemi sanitari fragili in mezzo a instabilità politiche e finanziarie, la co-circolazione di più sierotipi di dengue, le insufficienti capacità di sorveglianza e controllo dei vettori e nello specifico, il movimento su larga scala di persone e merci.

A livello europeo

A livello europeo, come indicato dal Ministero della Salute a fine 2023, la dengue non è endemica nella regione europea dell’OMS. I casi sono principalmente legati ai viaggi; tuttavia, dal 2010, sono stati segnalati casi autoctoni in diversi paesi della regione, tra cui Croazia, Francia, Israele, Italia, Portogallo e Spagna. Nel 2018, l’anno con i dati più completi disponibili, sono stati segnalati all’OMS un totale di 2.500 casi di dengue attraverso il meccanismo regionale di raccolta dati di sorveglianza annuale, con Germania, Francia e Regno Unito che contribuiscono alla maggior parte dei casi. La stragrande maggioranza di questi casi sono stati importati.

In Italia nel 2023

“Tra il 1° gennaio e il 5 dicembre 2023 – si legge nella pubblicazione ministeriale – sono stati segnalati casi ed epidemie di casi autoctoni sporadici in tre paesi: Italia (n = 82), Francia (n = 43) e Spagna (n = 3). I test diagnostici per la dengue negli Stati membri della regione europea dell’OMS non sono di routine, a meno che non vi sia una storia di viaggio e un sospetto clinico, quindi è probabile che il numero effettivo di casi di dengue nel 2023 sia sottostimato”. Inoltre, “in Italia è stato segnalato un decesso di un caso importato correlato ai viaggi – si precisa nella circolare – ad oggi non sono stati segnalati ulteriori decessi nei paesi europei nel 2023”.

 

Condividi questo articolo:
Sponsor

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.