domenica, 5 Maggio, 2024
Salute

Demenza vascolare, nuove prospettive terapeutiche con tecniche innovative di neuroimaging in modelli sperimentali

Una recente ricerca condotta dal Dipartimento di Angiocardioneurologia e Medicina Traslazionale dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS) sta gettando nuova luce sui danni cerebrali causati dall’ipertensione, aprendo la strada a una diagnosi precoce e a possibili interventi terapeutici per contrastare il deterioramento cognitivo. Lo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica ‘Hypertension’, ha impiegato tecniche avanzate di diagnostica per immagini, tra cui l’imaging a Tensore di Diffusione (DTI), su pazienti ipertesi. Queste tecniche hanno permesso di individuare alterazioni microscopiche alle strutture cerebrali, anticipando la comparsa di segni clinici evidenti. I risultati hanno fornito la base per ulteriori ricerche su animali di laboratorio, rivelando danni cerebrali specifici, tra cui cambiamenti strutturali, microstrutturali ed emodinamici. Il ricercatore Lorenzo Carnevale del Dipartimento di AngioCardioNeurologia e Medicina Traslazionale dell’I.R.C.C.S. Neuromed ha dichiarato: “I nostri risultati rappresentano un ulteriore sviluppo nel nostro lavoro di molti anni per comprendere come l’ipertensione influenzi il decadimento cognitivo e contribuisca alle malattie neurodegenerative. Oggi, grazie alle tecniche di imaging avanzate, possiamo rilevare tempestivamente queste alterazioni, rappresentando un passo importante nella gestione clinica dell’ipertensione e nella comprensione dei suoi effetti a lungo termine sul cervello”.

Meccanismo neuroinfiammatorio

Il focus dello studio si è approfondito, rivelando il ruolo patogenico di un meccanismo neuroinfiammatorio mediato dai linfociti T CD8+, che producono interferone-γ. Questa scoperta apre nuove prospettive terapeutiche per rallentare il processo di deterioramento cognitivo, fornendo un potenziale approccio innovativo nel trattamento delle conseguenze cerebrali dell’ipertensione. Il Professore Giuseppe Lembo, Direttore del Dipartimento di AngioCardioNeurologia e Medicina Traslazionale dell’I.R.C.C.S. Neuromed, ha sottolineato l’importanza della ricerca traslazionale: “Quando parliamo di ricerca traslazionale qui a Neuromed, ci riferiamo a una concreta collaborazione tra laboratori di ricerca e clinica. Questo studio dimostra chiaramente la validità di questo concetto: le osservazioni cliniche stimolano nuove idee che portiamo in laboratorio, generando sviluppi concreti sotto forma di nuove tecniche diagnostiche e terapie”.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Messa, l’Italia del futuro punta sulla ricerca

Angelica Bianco

P.A: via libera agli aumenti del contratto Istruzione e ricerca

Gianmarco Catone

Corsa alla qualità. Cibo, bevande e stili di vita. La ricerca bio e i controlli sugli alimenti. E sui prezzi competizione al basso

Giulia Catone

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.