martedì, 14 Maggio, 2024
Esteri

Israele: a dicembre inflazione in calo

L’indice dei prezzi al consumo (CPI) israeliano è sceso dello 0,1% a dicembre, in linea con le aspettative, riferisce l’Ufficio Centrale di Statistica. Nell’anno solare 2023, l’indice è aumentato del 3%, in calo rispetto al 3,3% dei 12 mesi fino a fine novembre. L’inflazione nel 2023 è quindi tornata entro il limite superiore dell’intervallo target dell’1%-3% della Banca d’Israele. Notevoli cali dei prezzi a dicembre si sono registrati nei settori della frutta fresca, della cultura e dello spettacolo, entrambi in calo del 2,2%, dei prezzi della moda e delle calzature (-1,8%) e dei mobili e degli elettrodomestici (-0,7%). Per contro, notevoli sono stati gli aumenti dei prezzi delle verdure fresche (+3,2%), e dei costi immobiliari, che sono aumentati dello 0,3%. Nel 2023, complessivamente, i prezzi di frutta e verdura sono aumentati del 13,6%, così come i prezzi dei generi alimentari (4,2%), dei trasporti e delle comunicazioni (3,8%), dei costi abitativi (3,5%), della sanità (3,2%), della manutenzione degli alloggi (2,6%) e istruzione, intrattenimento e cultura (1,8%). Per contro, nel 2023 i prezzi dell’abbigliamento e delle calzature sono scesi del 10,4% e si sono registrati cali dei prezzi dei mobili e degli elettrodomestici (4,3%).

Bilancio statale

L’Ufficio Centrale di Statistica ha anche pubblicato i dati sui prezzi delle case, che non fanno parte dell’indice dei prezzi al consumo: un confronto tra i prezzi delle offerte nel periodo settembre-ottobre 2023 con le offerte nel periodo ottobre-novembre 2023, mostra che i prezzi sono in calo dello 0,2%.
Il nuovo bilancio statale per il 2024 è stato approvato ieri dal Governo israeliano. Il bilancio rivisto, invece, pone l’accento sulla sicurezza, con decine di miliardi di shekel aggiuntivi per le spese per la difesa dovute alla guerra. Il bilancio rivisto per il 2024 ammonterà a 582 miliardi di NIS (145,5 mld di euro, ndr), con un aumento di 70 miliardi di NIS rispetto a quanto inizialmente ipotizzato e un deficit che dovrebbe aumentare al 6,6% del Pil. La misura fiscale più significativa del bilancio approvato negli scorsi giorni è l’aumento dell’imposta sugli utili bancari per il 2024 e il 2025 dal 17% al 26%.

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