giovedì, 28 Marzo, 2024
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Bonafede: “Detenuti preoccupati ma salute salvaguardata”

“È evidente che tanti detenuti siano preoccupati, soprattutto in condizioni di sovraffollamento, dell’impatto del Coronavirus sulla propria salute”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, nel corso delle comunicazioni al Senato sulle rivolte scoppiate nelle carceri.

“Fin dalle prime avvisaglie dell’epidemia – ha spiegato – il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria si è mosso per salvaguardare la salute e la sicurezza di tutti coloro che lavorano e vivono in carcere. Si disposto l’esonero di tutti gli operatori penitenziari residenti nei comuni del primo cluster dal recarsi in servizio nelle loro sedi, il divieto di ingresso per chiunque provenienti da quei territori, la sospensione delle traduzioni dei detenuti da e verso gli istituti penitenziari di Torino, Milano, Padova, Bologna, Firenze.

La costituzione di una unità di crisi. Si è invitato tutti i direttori degli istituti penitenziari ad uniformarsi alle direttive e adeguare il contesto penitenziario di riferimento, a predisporre negli istituti spazi dove portare gli eventuali detenuti positivi per consentire la fase di isolamento, a parlare con le autorità giudiziarie per concordare le eventuali traduzioni per motivi di giustizia anche con il supporto della videoconferenza”.

“È stato avviata una campagna di informazione e sensibilizzazione verso i detenuti affinché fossero a conoscenza per evitare occasioni di possibile contagio o lo sviluppo e la diffusione del virus. Fra le misure a tutela della salute dei detenuti – ha spiegato – è sta presa la l’iniziativa di far parlare questi con i loro familiari, quando possibile, dei colloqui a distanza.

Ieri è arrivata la prima fornitura di circa 100 mila mascherine che sono in fase di distribuzione, prioritariamente agli operatori che accedono dall’esterno. Da oggi verranno effettuati i tamponi ai detenutii trasferiti a vario titolo in aggiunta alle operazioni di pretriage”.

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