domenica, 28 Aprile, 2024
Esteri

Più di 500 persone hanno chiesto di sottoporsi al test per la tubercolosi dopo un caso presso l’asilo nido del Nebraska

Un dipartimento sanitario del Nebraska sta indagando su più di 500 possibili esposizioni alla tubercolosi legate a un caso attivo presso un YMCA a Omaha. La persona infetta faceva parte del programma di assistenza all’infanzia. A rischio di esposizione sono, perciò, principalmente i bambini piccoli. Il dipartimento sanitario della contea di Douglas ha affermato che chiunque abbia avuto uno stretto contatto con la persona infetta, dal 30 maggio al 30 ottobre, dovrebbe sottoporsi al test per i batteri della tubercolosi, i quali possono diffondersi nell’aria quando qualcuno con un caso attivo tossisce, starnutisce o parla. Molte persone che vengono infettate dal batterio non sviluppano mai la tubercolosi sintomatica. Fino a 13 milioni di persone negli Stati Uniti hanno infezioni tubercolari latenti, il che significa che il batterio è inattivo e la persona infetta non presenta sintomi e non è contagiosa. Circa il 5-10% delle infezioni, se non trattate, progrediscono verso la malattia attiva. Secondo i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, negli adulti, i sintomi includono tipicamente una brutta tosse che dura tre settimane o più, dolore al petto o tosse con sangue o catarro. I bambini possono presentare sintomi quali tosse, debolezza, letargia, perdita di peso, febbre o sudorazione notturna. La dottoressa Kari Neemann, Consulente medico del Dipartimento sanitario della contea di Douglas, ha affermato che il caso attivo è stato diagnosticato durante il fine settimana. Justin Frederick, Vicedirettore del dipartimento della sanità, ha affermato di essere venuto a conoscenza del caso nella giornata di lunedì. Il giorno successivo, ha scoperto il collegamento con l’YMCA di Greater Omaha, la quale ha dichiarato di aver utilizzato i registri delle presenze per determinare quali bambini o personale potrebbero essere stati esposti. Le persone che si trovavano nella stessa stanza del paziente sono considerate contatti stretti, ma non lo sono coloro che hanno avuto brevi esposizioni in aree come mense, corridoi, bagni o palestre.

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