Un protocollo di intesa (della durata di tre anni) per realizzare e promuovere iniziative a favore dei bambini e degli adolescenti in Italia, per sviluppare tutte le possibili sinergie per la piena attuazione della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. A sottoscriverlo il presidente dell’Unicef Italia, Francesco Samengo, e il presidente dell’Unione delle Province d’Italia (Upi), Michele de Pascale.
Le due organizzazioni si impegnano a favorire l’espressione della cittadinanza attiva dei bambini e degli adolescenti nella vita delle comunità locali, promuovendo nella programmazione politica delle amministrazioni provinciali un’attenzione particolare ai diritti dei minorenni e facendo in modo che nell’elaborazione delle politiche di sviluppo locale si tenga adeguatamente conto del punto di vista dei bambini e dei ragazzi, anche attraverso la valorizzazione dei programmi Unicef “Città amica dei bambini e degli adolescenti” e “Scuola amica dei bambini e degli adolescenti”.
“Attraverso il coinvolgimento delle amministrazioni provinciali, vogliamo perseguire l’obiettivo di rendere i bambini e gli adolescenti sempre più centrali nella vita delle nostre società e comunità, perché è a partire da oggi, lavorando con gli adulti di domani, che possiamo ottenere un cambiamento positivo in futuro – ha dichiarato Francesco Samengo – grazie al protocollo di intesa con l’Upi, promuoveremo attività e iniziative che offrano ai nostri bambini e giovani gli strumenti di cui hanno bisogno per diventare adulti consapevoli”.
“Le Province, cui sono affidate le 7.400 scuole superiori italiane, sentono grandissima la responsabilità di assicurare agli adolescenti, con cui il confronto è continuo, attenzione e risposte concrete – ha affermato Michele de Pascale – questa iniziativa e il lavoro che faremo con l’Unicef ci consentirà di rafforzare il dialogo tra giovani e istituzioni e costruire percorsi di comprensione e di sostegno per assicurare ai bambini e agli adolescenti opportunità di crescita e sviluppo personale e sociale e per promuoverne la partecipazione attiva alla società”.