sabato, 27 Aprile, 2024
Ambiente

Acqua, 10mld di investimenti dalle utilities contro i cambiamenti climatici

La cifra di ben dieci miliardi sarà l’importo totale degli investimenti che i gestori del servizio idrico impiegheranno nei prossimi anni per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici. Oltre il 50% di questa somma, 5,2 miliardi, è già programmata nel triennio 2022-2024.

È quanto emerso in occasione dell’assemblea generale di Utilitalia in cui Luca Dal Fabbro, vicepresidente Utilitalia, intervenendo all’evento “Prospettive gestionali di investimento nel cambiamento climatico” ha spiegato: “Stiamo vivendo tutti gli effetti della crisi climatica, sia quelli che si vedono come gli allagamenti sia quelli che non si vedono come la difficoltà di riscaldare i cicli termici che producono energia elettrica perché si surriscaldano, la difficoltà di gestire le reti perché ci sono black-out” aggiungendo “questo esige una nuova politica di investimenti, il paese potrebbe crescere diversi punti di Pil investendo il denaro nel rafforzamento della resilienza del sistema elettrico, termico, idrico”.

In riferimento al servizio idrico, 3 dei 10 miliardi verranno investiti al Nord, 4 miliardi al Centro e 3 miliardi al Sud e nelle Isole. Nel dettaglio, poco più di 6,5 miliardi di euro degli investimenti in programma saranno destinati a interventi nei servizi di adduzione e distribuzione, circa 2,5 miliardi verranno ripartiti equamente tra i segmenti di fognatura e depurazione, mentre la quota restante sarà destinata ad interventi negli altri settori della filiera tra cui captazione, potabilizzazione e dissalazione.

Durante l’assemblea il presidente di Utilitalia, Filippo Brandolini, ha dichiarato: “C’è sicuramente tanto da fare ma le utilities sono pronte, gli effetti dei cambiamenti climatici influiscono in modo diretto sull’operatività delle imprese dei servizi pubblici e sulle prospettive di investimento. Le imprese sono chiamate a mettere in campo azioni di mitigazione e di adattamento che devono procedere di pari passo: affrontare il problema dei cambiamenti climatici, non solo per ridurre le emissioni di gas serra ma anche per contenere i danni conseguenti, è diventata una questione prioritaria al fine di garantire la continuità e la qualità dei servizi pubblici”.

In merito alla realizzazione di tali interventi Filippo Brandolini ha asserito: “Comporterà una maggiore quantità di acqua disponibile, intesa come acqua recuperata o come acqua supplementare prodotta, stimata in circa 620 milioni di metri cubi. Sono circa mille i progetti che i gestori hanno in cantiere: si tratta di nuovi serbatoi, nuovi approvvigionamenti, riutilizzo delle acque reflue, rifacimenti e manutenzioni delle reti per la riduzione delle dispersioni, interconnessioni tra acquedotti, ampliamento della rete fognaria e ammodernamento degli impianti di depurazione”.

All’evento ha preso parte il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin: “Non possiamo rimanere con le mani in mano” ha detto il Ministro “dobbiamo agire, abbiamo bisogno di azioni di mitigazione, di decarbonizzazione e soprattutto di adattamento a quello che è il nuovo quadro. Si tratta di azioni che riguardano complessivamente il sistema produttivo agricolo, l’industria, ma anche la vita civile, l’edilizia, le città e come le viviamo. La nostra bussola sono gli accordi di Parigi e la loro effettiva attuazione. I nostri obiettivi li abbiamo ben chiari e li porteremo avanti con determinazione”.

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