I Consorzi di tutela di Parmigiano Reggiano e Grana Padano, le due DOP più importanti al mondo, si sono di nuovo unite contro le pratiche commerciali ingannevoli che confondono il consumatore. Dopo la delibera congiunta di due anni fa contro il Nutriscore (etichetta che riportava informazioni “generiche” sui formaggi), questa volta i due Gruppi puntano l’attenzione al “sottocosto non dichiarato”. Nel corso di un collegamento a “camere congiunte”, i Consigli d’amministrazione dei Consorzi hanno comunicato all’unanimità che: “La vendita al pubblico di Parmigiano Reggiano e/o Grana Padano a un prezzo inferiore a quello risultante dalle fatture di acquisto in tutti gli eventuali passaggi commerciali intermedi fino al fornitore del prodotto in oggetto, è considerata misura svalorizzante la Dop Parmigiano Reggiano/Grana Padano ai sensi del Reg. 1151/2012, art. 45, lett. f. Negli ultimi anni sono frequenti e in espansione pratiche commerciali nelle quali la dichiarazione del ‘sottocosto’ viene a norma di legge elusa nel momento in cui la riduzione del prezzo rispetto a quella praticata dal fornitore del prodotto finito avviene nell’ambito di passaggi commerciali intermedi, spesso afferenti o riconducibili alla stessa organizzazione d’impresa”. Parmigiano Reggiano e Grana Padano hanno perciò approvato la medesima delibera volta a garantire il riconoscimento del reale valore dei formaggi DOP e la concorrenza sleale, alimentata con prezzi sottocosto attraverso pratiche che svalorizzano i prodotti DOP più conosciuti e apprezzati nel mondo. I Cda, nell’annunciare che emergeranno attività di “sorveglianza”, hanno spiegato: “In tali situazioni si generano rischi di gravi danni legati alla ingannevole percezione del prezzo trasmessa al consumatore, alla condizione di concorrenza sleale che si genera tra gli operatori al dettaglio nel mercato locale di riferimento, e ai riflessi speculativi che possono scaricarsi sul mercato all’offerta”. In considerazione della delibera, i Consorzi porteranno avanti 3 misure: un “protocollo di sorveglianza” per il monitoraggio dei prezzi, una “procedura di irrogazione di azioni correttive” per eventuale sospensione delle collaborazioni tra i Consorzi e fornitori ed infine le “linee guida” che dovranno essere divulgate ai fornitori dei formaggi Dop. Nicola Bertinelli, presidente del consorzio Parmigiano Reggiano ha affermato: “Crediamo nel gioco di squadra. Già due anni fa siamo scesi in campo, insieme agli amici del Grana Padano, contro il sistema di etichettatura a semaforo. Ora affrontiamo insieme una nuova sfida che è quella di adottare provvedimenti volti a contrastare il ‘sottocosto non dichiarato’ che svalorizza l’immagine e il valore dei nostri formaggi. I consorzi dedicano importanti investimenti alle collaborazioni con gli operatori del Retail al fine di perseguire gli obiettivi istituzionali di valorizzazione della denominazione, di promozione del prodotto e del suo consumo. Abbiamo pertanto ritenuto necessario definire linee guida e un protocollo di sorveglianza, monitorando i possibili casi di pratiche svalorizzanti e prevedendo azioni correttive che le scoraggino”. Anche il presidente del consorzio Tutela Grana Padano, Renato Zaghini ha detto: “Siamo convinti che questa delibera e l’impegno comune dei consorzi Grana Padano e Parmigiano Reggiano vadano a beneficio dei consumatori, che potranno così finalmente trovare chiarezza sugli scaffali e scegliere in assoluta tranquillità. I risultati commerciali raccolti anche all’estero confermano che sono la qualità garantita e la genuinità del prodotto a convincere i consumatori a scegliere, ad un prezzo equo e in linea con i trend dei costi. Tutelare dei formaggi che qualificano l’agroalimentare italiano nel mondo distinguendolo dai prodotti civetta che tendono invece a sfruttare il nostro prestigio copiandoci malamente è il nostro impegno solenne. Con gli amici del Parmigiano Reggiano, i produttori di Grana Padano hanno la responsabilità di essere le capofila di un sistema trainante per l’export italiano che, insieme, ancora una volta, vogliamo sostenerlo e farlo crescere, cominciando da casa nostra”.