Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha deliberato la prosecuzione delle missioni internazionali e delle iniziative di cooperazione allo sviluppo in corso e l’avvio di nuove missioni internazionali per il 2023. Nel comunicato stampa diffuso da Palazzo Chigi, a seguito del Cdm, lo scorso 1° maggio, si legge: “La deliberazione è stata approvata previa comunicazione al Presidente della Repubblica, ai sensi della legge 21 luglio 2016, n. 145″.
Tale delibera è accompagnata da una relazione analitica che ha il fine di riferire alle Camere sull’andamento delle missioni internazionali delle Forze armate e delle Forze di polizia, nonché sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo e al sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione per il periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022, riportando, nelle schede allegate per ciascuna missione, le informazioni di sintesi e le missioni internazionali che il Governo intende proseguire nel periodo da 1° gennaio al 31 dicembre 2023 ed anche gli interventi di cooperazione allo sviluppo e al sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione da porre in essere nel medesimo periodo.
Per quanto riguarda la prosecuzione delle missioni in corso il medesimo comunicato riporta: “l’Italia, in considerazione del complesso quadro geo-strategico, contraddistinto da persistenti e duraturi fattori di instabilità e aggravato dal conflitto russo-ucraino, continua a operare nella zona del cosiddetto Mediterraneo allargato. All’esterno del Mediterraneo allargato, permane l’esigenza di mantenere una presenza navale nell’area indo-pacifica. La strategia di impiego dello strumento militare continua a basarsi sulla tradizionale adesione alle iniziative delle Organizzazioni Internazionali di riferimento per il nostro Paese (ONU, NATO, EU), non tralasciando la possibilità di cooperare, all’interno di coalizioni ad hoc, con Paesi e attori con i quali condividiamo rapporti di collaborazione o alleanze”. Le nuove missioni per l’anno 2023 riguardano la partecipazione di personale militare alle missioni: “EUMAM Ucraina” missione UE denominata European Union Military Assistance Mission in Ucraina, “EUBAM Libia” missione UE denominata European Union Border Assistance in Libya, “EUMPM Niger” missione UE denominata European Union Military Partnership Mission in Niger e missione bilaterale di supporto nella Repubblica del Burkina Faso.