giovedì, 25 Aprile, 2024
Esteri

Dopo decenni, Iran e Arabia Saudita riallacciano le relazioni diplomatiche

Iran e Arabia Saudita hanno concordato di ristabilire le relazioni diplomatiche. Una svolta mediata dalla Cina, dopo anni di crescenti tensioni tra le due potenze mediorientali.
L’accordo, che vedrà i due paesi riaprire le ambasciate nelle reciproche capitali, è stato siglato durante un incontro in Cina. Si tratta di una spinta agli sforzi di Pechino per rivaleggiare con gli Stati Uniti nel ruolo di mediatore sulla scena globale.
L’accordo potrebbe anche frenare il tentativo di Israele per normalizzare le relazioni con i suoi vicini arabi.
I colloqui si sono svolti per il desiderio condiviso di risolvere i disaccordi attraverso il dialogo e la diplomazia, alla luce dei loro legami fraterni. Teheran, Riyadh e Pechino hanno pubblicato un comunicato condiviso tramite l’agenzia di stampa ufficiale saudita.
L’accordo rappresenta il culmine di intensi negoziati tra Ali Shamkhani, stretto consigliere del leader supremo iraniano Ayatollah Ali Khameni, e il ministro di Stato dell’Arabia Saudita Musaad bin Mohammed Al-Aiban. I ministri degli esteri di entrambi i Paesi si sarebbero incontrati per organizzare il ritorno dei rispettivi ambasciatori e per discutere i mezzi per rafforzare le relazioni bilaterali.
Le tensioni tra la potenza musulmana sunnita dell’Arabia Saudita e l’Iran, a maggioranza sciita, hanno dominato la regione per decenni. I due paesi sono stati coinvolti in un’intensificata lotta per il dominio, attraverso una rivalità esacerbata da conflitti per procura, inclusa la guerra nello Yemen. L’Arabia Saudita, luogo di nascita dell’Islam e sede delle sue due città sante, si è storicamente considerata il leader del mondo musulmano. La rivoluzione iraniana del 1979 scosse l’Arabia Saudita e altri regni del Golfo, che vedevano il regime di Teheran come un rivale. Mentre le tensioni si accumulavano, l’Arabia Saudita ha rotto i rapporti nel 2016 dopo che manifestanti hanno assaltato le postazioni diplomatiche saudite in Iran, dando fuoco all’ambasciata a Teheran. Qualche giorno prima, l’Arabia Saudita aveva giustiziato l’eminente religioso sciita Nimr al-Nimr.
“Chiarire le incomprensioni e guardare al futuro nelle relazioni Teheran-Riyadh porterà sicuramente allo sviluppo della stabilità e della sicurezza regionale – ha dichiarato Ali Shamkhani – oltre all’aumento della cooperazione tra i Paesi del Golfo Persico e il mondo islamico per gestire le sfide esistenti”.

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