venerdì, 26 Aprile, 2024
Economia

L’economia circolare per un sistema competitivo e resiliente

Dal convegno all’Ara Pacis al quale hanno preso parte Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy e Michele Crisostomo, presidente del Gruppo Enel emerge che l’economia circolare è la chiave di volta per rendere il sistema economico più competitivo, sostenibile e resiliente. “Scegliere l’economia circolare come asse portante del proprio modello di business significa ripensare l’intera catena del valore e adottare un paradigma di sviluppo in cui decarbonizzazione ed efficienza nell’uso delle risorse e nei processi produttivi, rinforzandosi a vicenda, rendano possibile una transizione energetica giusta e sostenibile”, ha dichiarato Crisostomo.   “Una strategia sostenibile è l’unica davvero efficace, nel medio ma soprattutto nel lungo periodo, per realizzare progressivamente l’indipendenza energetica favorendo, al contempo, l’innovazione: in ambito tecnologico, certo, ma anche di governance e normativa.

Questa è la visione di Enel, che dalla convergenza tra decarbonizzazione ed economia circolare ricava il perno dell’intera strategia del Gruppo”, Ha aggiunto. “Il nostro sistema, fatto da migliaia di imprese, si sta dimostrando essere un vantaggio competitivo per l’Italia rispetto ad altre nazioni. In un contesto socioeconomico in cui le imprese sono chiamate a rispondere con prontezza alle sfide di un mercato in evoluzione, è necessaria una politica industriale nazionale che poggi innanzitutto su una nuova politica industriale europea. Dobbiamo convincere le istituzioni Ue ad agire con maggiore pragmatismo, secondo una visione più adeguata alla realtà, alla sfida della transizione ecologica e industriale”, ha dichiarato Urso.

“Stiamo lavorando a un piano Transizione 5.0 che coniughi gli obiettivi della digitalizzazione con quelli della transizione ecologica, anche puntando all’utilizzo delle risorse di REPowerEU, e la Gigafactory 3 Sun di Enel è un esempio di investimento sul doppio binario innovazione e sostenibilità”. Partendo da esempi concreti su come realizzare la transizione verso un sistema economico sostenibile, con focus su transizione energetica e filiere di approvvigionamento delle materie prime, l’evento ha fornito un’ampia disamina di come l’economia circolare sia la chiave per rendere il Paese sostenibile e al tempo stesso competitivo”, ha aggiunto Urso.

“L’Italia può dare un contributo importante alla sfida alla crisi climatica in tanti settori in cui è già protagonista, a partire dall’economia circolare”, ha dichiarato Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola. “L’innovazione e il modello di economia circolare sono gli strumenti migliori per realizzare la transizione energetica, e metterla al servizio di una politica industriale di lungo respiro”, ha sottolineato Vannia Gava, viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. “La sostenibilità è un fattore di politica industriale e non solo ambientale, e su questo Confindustria concorda con il ministro Urso”, ha dichiarato Katia Da Ros, vicepresidente di Confindustria per la Sostenibilità, Ambiente e Cultura.  “L’Italia è un grande sistema industriale ma è importatore netto di materie prime, caratteristica che ci ha obbligato negli anni a diventare i primi in Europa e i più efficienti nella circolarità dell’uso di risorse, un primato che dobbiamo mantenere”, ha aggiunto.

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