martedì, 23 Aprile, 2024
Energia

Nel piano strategico Eni più gas, rinnovabili e creazione di valore

ROMA (ITALPRESS) – L'Ad di Claudio Descalzi, ha presentato il piano strategico della società per il periodo 2023-2026. La strategia di Eni mira a soddisfare ciascuno dei pilastri essenziali del trilemma energetico, raggiungendo la sostenibilità ambientale parallelamente alla sicurezza energetica e all'accessibilità. Ciò significa diversificare a livello geografico e tecnologico le fonti energetiche, creando un differente mix energetico e mantenendo una forte attenzione alla creazione di valore per gli azionisti. L'Ebit 2023 sarà pari a 13 miliardi, il secondo migliore risultato in 10 anni dopo il record del 2022, e la società ha annunciato la previsione di un dividendo 2023 a 0,94 euro ad azione, con un aumento del 7% rispetto all'anno precedente. Per Descalzi il piano "conferma la forza e l'efficacia della nostra strategia. Nel 2014 abbiamo intrapreso un percorso di trasformazione industriale e finanziaria che ci ha progressivamente permesso di creare valore anche in scenari difficili, garantendo la sicurezza degli approvvigionamenti e la sostenibilità ambientale. Abbiamo focalizzato la nostra strategia di esplorazione e produzione principalmente sul gas, facendo leva sulle nostre produzioni e diversificando gli investimenti tra diversi Paesi. Questo ci ha permesso di attuare il nostro Piano finalizzato alla sostituzione di 20 miliardi di metri cubi di gas russo entro il 2025". Attualmente Eni sta garantendo le forniture di gas ai propri clienti attraverso un portafoglio maggiormente diversificato, flessibile e integrato. La società conferma che sostituirà completamente i volumi di gas russo entro il 2025, facendo leva sulle forti relazioni con i Paesi produttori e sul suo approccio di sviluppo fast-track dei progetti, aumentando i volumi da Algeria, Egitto, Mozambico, Congo LNG e Qatar. "Abbiamo profondamente rafforzato la società dal punto di vista finanziario attraverso l'ottimizzazione e la razionalizzazione delle spese, e questo ci permette oggi di presentare forti obiettivi finanziari", ha aggiunto, sottolineando "il significativo CFFO generato sia dalle nostre attività tradizionali che dal contributo delle attività legate alla transizione, il modello di business a satelliti che ci consente di valorizzare le nostre attività liberando al contempo risorse aggiuntive per gli investimenti nella transizione e un livello di debito molto basso. La nostra solidità finanziaria ci permette oggi di creare valore crescente per i nostri azionisti e di potenziare la politica di remunerazione". I progressi finanziari e strategici di Eni consentono di semplificare e potenziare la politica di remunerazione della società: secondo il piano strategico 2023-2026, il dividendo annuale 2023 viene portato a 0,94 euro ad azione, con un aumento del 7% rispetto al 2022. Considerando anche le aspettative di Eni per lo scenario e l'andamento dei business, la società lancerà nel 2023, dopo l'approvazione degli azionisti a maggio, anche un programma di acquisto di azioni proprie per un valore di 2,2 miliardi, pari a circa il 4,5% delle azioni in circolazione all'attuale prezzo. Per quanto riguarda la produzione, Eni prevede una crescita media annua del 3-4% nel prossimo triennio, nel corso del quale la società approverà una serie di FID (Final Investment Decision) di elevata qualità, tra cui le strutture A/E in Libia, Hail e Ghasha e le espansioni di Lower Zakum negli Emirati Arabi Uniti, oltre a Costa d'Avorio, Kazakistan, Angola e possibili nuove attività nel Mediterraneo orientale. Inoltre, nel 2023, Eni avvierà le prime fasi di Baleine in Costa d'Avorio e del Congo LNG, gli start-up in Egitto, Emirati Arabi Uniti e Norvegia, e continuerà il programma di sviluppo delle attività in Algeria, mentre nel 2024 avvierà le start-up in Italia, Egitto, Costa d'Avorio Fase 2, Kazakistan e Norvegia. Entro il 2026, la società avrà aggiunto circa 800.000 boe al giorno da start-up e ramp-up con elevati rendimenti, ridotto periodo di payback e con costi unitari al top dell'industria. "Abbiamo trasformato la nostra piattaforma downstream e investito significativamente in tecnologia per creare e far crescere i nostri business legati alla transizione energetica, con l'obiettivo di azzerare le emissioni Scope 1, 2 e 3. Questo ci consente oggi di confermare pienamente i nostri obiettivi di decarbonizzazione, nonostante lo scenario attuale della sicurezza energetica e la necessità di far fronte a una forte domanda di energie tradizionali", ha continuato Descalzi. Nel 2030, "le nostre attività Upstream non genereranno più emissioni nette, la nostra produzione di idrocarburi sarà composta principalmente da gas, la nostra capacità di biocarburanti supererà i 5 milioni di tonnellate all'anno e la nostra capacità di energia rinnovabile sarà superiore ai 15 GW – ha sottolineato – e i nostri investimenti nella tecnologia più rivoluzionaria legata alla transizione energetica (la fusione a confinamento magnetico) saranno prossimi a concretizzarsi nel primo impianto industriale", ha assicurato Descalzi. La capacità di generazione rinnovabile di Plenitude (la società di Eni che integra rinnovabili, soluzioni energetiche per i clienti e una rete capillare di ricarica per veicoli elettrici), secondo quanto prevede il Piano, aumenterà a oltre 7 GW di capacità installata entro il 2026 e a oltre 15 GW entro il 2030. Attualmente, la società ha già raggiunto l'obiettivo 2022 di oltre 2 GW di capacità installata e prevede di raddoppiare la sua rete di punti di ricarica per veicoli elettrici, portandola a 30.000 unità entro la fine del Piano. Dopo aver raggiunto l'obiettivo di oltre 600 milioni di Ebitda proforma nel 2022, Eni prevede che l'Ebitda di Plenitude aumenti per il 2026 di tre volte, fino a 1,8 miliardi. Con l'espansione della sua offerta di prodotti e servizi decarbonizzati, si prevede che la crescita di Plenitude continuerà a essere significativa, supportata da oltre 11 GW di progetti e opportunità. Inoltre l'integrazione delle attività di vendita retail, con oltre 11 milioni di clienti entro il 2026, delle energie rinnovabili e della mobilità elettrica presenta notevoli sinergie dal punto di vista operativo, oltre a garantire diversificazione e resilienza finanziaria. (ITALPRESS). -foto ufficio stampa Eni- xi2/ads/red 23-Feb-23 18:03

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