sabato, 18 Maggio, 2024
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Nel libro di Napoletano le rivelazioni sul “Draghicidio”

ROMA (ITALPRESS) – La verità su chi ha realmente causato la caduta del governo Draghi: non è Giuseppe Conte bensì Silvio Berlusconi e a svelarlo è uno dei più stretti collaboratori del Cavaliere, ossia Gianni Letta. A raccogliere il suo racconto Roberto Napoletano che lo riporta nel suo ultimo libro "Riscatti e ricatti. Il miracolo nascosto di Draghi, gli intrighi contro l'Italia, la scommessa di Giorgia Meloni", edizioni La nave di Teseo+. "Una fonte autorevole – si legge – ben addentro alle vicende del centrodestra, mi ha chiamato mentre la Tv continuava a riprendere Villa Grande e la folla di partecipanti riunita attorno a Berlusconi. 'Hai capito che cade il governo, vero? Hai visto che Letta non c'è, non è stato convocato, e questo vuol dire che la decisione di Berlusconi è stata presa'. Vogliono sfruttare l'errore di Conte, è il succo del ragionamento. Ho sentito Gianni Letta e mi ha chiarito subito il giallo. Anzi, mi ha detto che non c'è nessun giallo. 'Ci eravamo già visti tante volte, l'ultima la sera prima. Di discussioni ne avevamo fatte tante e mi era parso chiaro che non tutti gradivano le mie osservazioni, le ragioni e i dubbi che prospettavo, e allora ho detto a Silvio: la mia posizione la conosci. Sai che sono contrario, contrarissimo alla crisi, e sai anche perché. Riflettici, riflettici seriamente. Pensaci ancora questa notte, e poi, se non ritieni che le mie valutazioni siano convincenti, e neppure i dubbi e i pericoli che ti ho prospettato, allora è inutile che venga'. Non ci sono stati ripensamenti, perché il dado era tratto. E se penso al senso di responsabilità che Berlusconi manifestò con il passo indietro del novembre del 2011 – si legge ancora nel libro -, quando l'Italia era a un millimetro da diventare la nuova Argentina e mi presi la responsabilità di aprire Il Sole 24 Ore, che allora dirigevo, con un titolo a caratteri cubitali 'Fate presto', devo dire che questa volta il Cavaliere ha fatto prevalere altre ragioni di opportunità, anche se il contesto è molto cambiato da allora e di sicuro pesano anche ruggini nei rapporti personali con Draghi evidentemente mai superate". (ITALPRESS). -foto ufficio stampa Roberto Napoletano- ads/com 03-Dic-22 20:26

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