La Banca centrale europea sta cercando di contrastare il consolidamento di un’inflazione troppo alta alzando i tassi di 200 punti base e prevedendo in futuro ulteriori rialzi fino ai livelli necessari per assicurarsi che questo fenomeno ritorni tempestivamente all’obiettivo prefissato dalla Unione europea del 2%. “Non si può più ipotizzare, almeno nel prossimo futuro, che l’offerta globale si espanda gradualmente o che la domanda globale agisca da ammortizzatore sull’inflazione. Ci impegniamo a riportare l’inflazione al livello del nostro obiettivo a medio termine e adotteremo le misure necessarie per farlo. Ma per superare le sfide in corso, altri attori pubblici e privati dovranno contribuire ad accelerare la transizione verso un’economia più verde, più digitale e più produttiva”. Così la presidente della Bce, Christine Lagarde, intervenendo allo European banking Congress a Francoforte. “Se vogliamo ricostruire la nostra capacità di offerta e rafforzare le fonti interne di crescita, è necessario rifocalizzare altri settori politici. Soprattutto, devono indirizzare gli investimenti verso le transizioni che definiranno il nostro futuro e il settore finanziario deve essere in grado di sostenere attivamente queste transizioni. La coerenza tra le aree di politica pubblica rimane importante in un mondo post-pandemia. Se rispondiamo separatamente alle sfide di oggi, rischiamo di ostacolarci a vicenda. Ma se agiamo insieme, possiamo essere all’altezza di queste sfide e garantire il raggiungimento dei nostri obiettivi”, ha concluso.