martedì, 16 Aprile, 2024
Politica

Una via moderata per la premiership di Meloni

Serve determinazione, una squadra di Governo che sappia dialogare e una visione sociale e politica aperta

Dopo l’elezione dei Presidenti di Senato e Camera siamo all’ultimo tratto prima del conferimento dell’incarico da parte di Mattarella per la formazione del nuovo Governo cui sta già lavorando Giorgia Meloni non senza le difficoltà emerse anche in maniera inconsueta all’interno della coalizione di centrodestra. Attendiamo con interesse il nuovo Esecutivo, il primo guidato da una donna e il primo con un premier di un partito conservatore. La destra italiana ha realizzato un lungo percorso di apertura al confronto, di autonomia nelle sue scelte economiche sia nella politica nazionale che in quella internazionale. Conosciamo bene Giorgia Meloni, le sue capacità e la visione che ispira la sua azione politica attenta ai problemi sociali. Siamo sicuri che saprà comporre la squadra di un Governo di alto profilo, come lei stessa ha dichiarato, attingendo alle migliori risorse della politica e della società italiana con le personalità giuste dotate di esperienza ed equilibrio.

Pragmatismo e solidarietà

Giorgia Meloni è una leader che ha carattere, intuito pragmatico che si fonde con una particolare lungimiranza e forte passione per la politica. Sappiamo che vuol giocarsi questa storica opportunità al meglio delle sue capacità. Siamo convinti che riporterà la politica vera , ossia il confronto su idee e progetti, al centro del dibattito Nazionale. Lo farà puntando di anche sui temi della solidarietà sociale.

Una via moderata

Desideriamo così dare al nuovo premier una nostra indicazione “centrista” che proviene da persone che vedono l’Italia come Paese che possiede una straordinaria ricchezza sociale, una vitalità economica dovuta al tessuto delle piccole imprese e di persone che sanno guardare al futuro con tenacia. Che chiedono alle istituzioni garanzie di convivenza pacifica, di rispetto di quei valori che ci ancorano alla famiglia, al lavoro, alla crescita. Abbiamo bisogno di ridurre le disuguaglianze con maggiori offerte di occupazione di qualità, di creare più spazi di vita per i giovani, di dare agli anziani migliori tutele sanitarie e pensioni più remunerative. Di stare dalla parte di chi produce ed evitare che ci si approfitti degli aiuti che lo Stato concede in modo generoso.

Non predicare sventure

Siamo per una Italia pronta ad affrontare le sfide, anche le più dure. Per questo non ci allineiamo a quanti predicano sventure. A quanti vedono scivoloni ideologici, cadute dell’economia, l’inasprirsi di tensioni sociali, crisi nel Paese e in Europa. Ci saranno consensi e dissensi, ci saranno decisioni difficili ma anche la possibilità di confrontarci su problemi concreti e su come risolverli. Sappiamo che i prossimi mesi vedranno ancora l’inflazione salire, il dibattito economico si concentrerà sul come evitare una recessione prevista dal Fondo monetario internazionale: il Governo dovrà impegnarsi al massimo per evitare il rischio default per molte imprese e dare sostegni alle famiglie.

Il Paese ha energie sociali

La navigazione per Giorgia Meloni non sarà tranquilla, e non avrà sempre gli appoggi necessari. Le ripicche non mancheranno. Ma come moderati abbiamo la consapevolezza che il Paese ha superato molti ostacoli e trovato in sé stesso risorse ed energie profonde. Anche questa volta non mancheranno. Malgrado le difficoltà ,il Paese non ha lasciato mai nessuno indietro. C’è stato sempre un momento di coralità diffusa. Ricordiamo ad esempio che le parole della Chiesa e del Papa non sono mai cadute nel vuoto, c’è sempre stato qualcuno, forza politica, associazione o singoli movimenti che ha raccolto una idea positiva di pace e speranza per portarla in alto.

Impegno e realismo politico

Nei giorni scorsi sul quotidiano “Il Dubbio” è uscita una bella e veritiera intervista al fondatore del Censis Giuseppe de Rita, una personalità di assoluto rilievo intellettuale, un osservatore acuto e realista. De Rita ha ricordato che l’italiano ha sempre avuto il gusto di vivere “sospeso”, “mai preciso, corretto, stabilito e codificato”, “Direi che la sospensione è un elemento quasi naturale della cultura italiana” e aggiunge, “Probabilmente sotto le cifre della povertà, delle imprese in crisi, dei lamenti dei presidenti di confederazione, secondo me, c’è un tessuto economico molto vitale. Sulla crisi prossima ventura voglio vivere l’autunno che non è ancora cominciato. Prima non mi fascerei la testa”. E conclude De Rita:,”Se al governo ci fosse la sinistra estrema, invece della Meloni, i problemi dovrebbero essere affrontati con lo stesso realismo, perché il contesto è questo. Il realismo non è un aspetto negativo”.

Meloni, la prima donna Premier

Mentre auguriamo ai Presidenti Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana buon lavoro, attendiamo che per la prima volta nella storia d’Italia una donna divenga Presidente del Consiglio a capo di un Governo politico. Diamo sostegno a chi vuole vedere i fatti e non il gioco di parte delle interpretazioni. Giudicheremo dai risultati e dalle scelte. Giorgia Meloni dovrà mettere al servizio dell’Italia determinazione, sensibilità e impegno. Realizzare un patto sociale e di sviluppo. Per il bene del paese ci auguriamo e le auguriamo che ci riesca.

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