venerdì, 19 Aprile, 2024
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Draghi: “L’Italia in Europa e nell’Occidente ce la farà. Andate a votare”

Mattarella: ”Accanto alla resistenza di Kiev contro la brutale aggressione russa”. I partiti divisi sulle misure per fronteggiare l’aumento vertiginoso delle bollette di luce e gas. Riserve all’80%

Congiunture economiche internazionali negative ma “l’Italia ce la farà anche questa volta”; crisi e costi del gas, “gli stoccaggi sono oramai all’80% in linea con il raggiungimento del 90%”. Extraprofitti, “utili senza precedenti”, vanno tassati; Piano nazionale di Ripresa, una “prova essenziale nostra credibilità”. Elezioni, “invito tutti ad andare a votare”. Messaggi positivi in un contesto di “incertezze”, quelli che un applauditissimo presidente del Consiglio Mario Draghi lancia dal palco del Meeting di Rimini promosso da Comunione e liberazione. La platea batte le mani e accoglie il presidente del Consiglio con ripetute standing ovation. Parole che una dopo l’altra rivendicano un percorso di Governo che ancora ha come obiettivo la crescita. Draghi non ritorna sui motivi della crisi della maggioranza e sul perché le riforme sono rimaste al palo.

L’orgoglio misurato di Draghi piace alla platea Ciellina, e lui ringrazia, “Grazie per il calore di questo applauso”, esordisce nell’elogio si ragazzi del meeting.

“Vivete la politica soprattutto come testimonianza di una vita coerente con gli ideali, sperate, combattete e costruite. Voi giovani siete la speranza della politica”.

Futuro, incertezze e possibilità

Rotto il ghiaccio, Draghi ripercorre il recente passato del suo Governo e nel contempo traccia un prossimo futuro che non nascerà sotto una cattiva stella. Anzi l’Italia ritroverà un nuovo ruolo da protagonista. Il Paese per Draghi avrà la forza per superare le difficoltà che oggi sembrano insormontabili, anche di fronte ad una congiuntura economia internazionale, “in forte peggioramento”

“Anche oggi siamo in un momento estremamente complesso per l’Italia e la Ue”, evidenzia Draghi, “con il quadro geopolitico in rapida trasformazione con il ritorno della guerra e le tensioni su Taiwan. La congiuntura economica è segnata da una profonda incertezza” e l’inflazione “pesa in modo molto gravoso sui bilanci di famiglie e impese”.

Italiani coraggiosi e concreti

La ripresa secondo il premier c’è.

“Sembravamo avviati verso una ripresa lenta e incerta, a 18 mesi di distanza possiamo dire che non è andata così”, sottolinea Draghi nel ricordare l’impegno del governo e dei cittadini, “gli italiani hanno reagito con coraggio e concretezza e hanno riscritto una storia che sembrava già decisa. Insieme abbiamo dimostrato che l’Italia è un grande Paese che ha tutto quello che serve per superare le difficoltà che la storia ci mette davanti”.

Il Governo che verrà

“Sono convinto”, fa presente Draghi, “che il prossimo governo, di qualunque colore sarà, riuscirà a superare le difficoltà che sembrano insormontabili: l’Italia ce la farà anche questa volta”. Sul prossimo futuro istituzionale, quello che vedrà la luce dopo il voto del 25 settembre il premier ha un auspicio. “Mi auguro che chiunque avrà il privilegio di andare al governo”, scandisce Draghi, “saprà rappresentare lo spirito repubblicano che ha animato dall’inizio il nostro esecutivo”.

Credibilità in Ue per il Pnrr

Sugli investimenti del Piano nazionale di Ripresatema che sta particolarmente a cuore Draghi, puntualizza, “le erogazioni dei finanziamenti del Pnrr ,191,5 miliardi, dipende dalla valutazione che la commissione fa del piano e della sua attuazione, dipende quindi dalla capacità di realizzare le politiche innovative nei tempi stabiliti come fatto finora: abbiamo conseguito tutti gli obiettivi”. I prossimi giorni attendono nuove tappe. “Siamo al lavoro per raggiungere il più alto numero possibile di obiettivi prima del cambio di governo”.

Italia coesa, no al protezionismo

Per raggiungere gli obiettivi, però osserva Draghi serve una Italia coesa è determinata.

“La credibilità interna deve andare di pari passo con quella internazionale. L’Italia è paese fondatore di Ue, protagonista del G7 e della Nato”. Quindi mette in guardia. “Protezionismo e isolazionismo non coincidono con il nostro interesse nazionale”, afferma il presidente del Consiglio che ricorda le “illusioni autarchiche del secolo scorso”.

Gas, l’ottimismo del premier

Il tema gas è al centro delle riflessioni di Draghi che sono ottimiste. Segnala che le importazioni di gas russo sono “sempre meno significative e una loro eventuale interruzione avrebbe un impatto minore, gli stoccaggi sono oramai all’80% in linea con il raggiungimento del 90% entro ottobre”. Con i nuovi rigassificatori “l’Italia sarà in grado di essere completamente indipendente dal gas russo dall’autunno 2024. È un obiettivo fondamentale per la sicurezza nazionale”.

Fermare il costo del gas

I prezzi, ribadisce Draghi, “hanno raggiunto livelli insostenibili” con “picchi di 10 volte” rispetto al “valore storico. Abbiamo spinto molto a livello Ue per un tetto massimo al prezzo del gas. Alcuni paesi continuano ad opporsi perché temono blocchi forniture”.

Tassare gli extraprofitti

In Europa, tuttavia, i tentennamenti hanno creato ritardi nelle decisioni. Draghi sottolinea i “limiti di questa posizioni”, che a suo giudizio sono evidenti: “l’Ue si trova con forniture incerte e costi aumentati. Prossimo consiglio europeo sarà presentata una proposta dalla commissione”. “In questa fase del ciclo economico era giusto dare e non prendere: non abbiamo mai aumentato tasse, tranne quelle per gli extraprofitti”, nel settore energetico per chi ha fatto “utili senza precedenti”, un aumento che si è tradotto nella penalizzazione della maggior parte di cittadini e imprese. “E’ giusto e essenziale che contribuiscano senza ritardare”.

Stocccaggi, Italia ok

“A differenza di altri Paesi europei”, rivela Draghi, “le forniture di gas russo in Italia sono sempre meno significative, e una loro eventuale interruzione avrebbe un impatto minore di quanto avrebbe avuto in passato. Il livello di riempimento degli stoccaggi ha ormai toccato l’80%, in linea con l’obiettivo di raggiungere il 90% entro ottobre. Il governo ha predisposto i necessari piani di risparmio del gas, con intensità crescente a seconda della quantità di gas che potrebbe venire eventualmente mancare. Ma avete sentito il ministro Cingolani e cosa preveda per quanto riguarda il risparmio energetico”.

Zaporizhzhia, uniti al Pontefice

Il presidente del Consiglio sull’Ucraina si è associato alle parole del Pontefice. “Si eviti un disastro nucleare” a Zaporizhzhia. L’impegno dell’Italia a difesa dell’Ucraina, ha ribadito Draghi, e “nell’essere pronti” a cercare “una pace duratura e sostenibile”. E, ha puntualizzato, non c’è contraddizione tra tutto questo e l’imposizione di “sanzioni efficaci contro la Russia”.

Fisco, no all’evasione

Sulla riforma del fisco, rimasta inattuata, Draghi ha osservato le ragioni delle scelte annunciate dall’esecutivo.

Sul piano fiscale, “abbiamo avviato la riforma della riscossione e ci siamo impegnati perché non ci fossero nuovi condoni prima del suo completamento. L’evasione fiscale non deve essere né tollerata né incoraggiata”. Il premier ha ricordato come

l’ultima volta al meeting, “eravamo in una fase acuta e dolorosa della pandemia e si provava a riflettere su come ricostruire”, con la “necessità di sostenere famiglie e imprese. Dissi di tornare ad una crescita sostenibile, parlai di debito buono e debito cattivo. Queste idee hanno ispirato il governo di unità nazionale”.

Recarsi tutti al voto

La tornata elettorale del 25 settembre è alle porte. Un impegno che riguarda tutti i cittadini e su questo Draghi è chiaro nel sottolineare il suo invito a recarsi alle urne.

“Tra poche settimane gli italiani sceglieranno il nuovo parlamento. Vi invito tutti ad andare a votare. La mia agenda?”, conclude Mario Draghi, sotto un turbinio di applausi, “Saranno italiani con voto a scegliere programma esecutivo”.

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